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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

IL NUOVO CONTRATTO CON GLI ITALIANI

Grazie alle sue fonti coperte, che non prevedono l'uso di magistrati né in servizio, né in trasloco, né in vacanza, Babysnakes è in grado di anticipare il contenuto del nuovo Contratto con gli italiani di Berlusconi. Diciamo subito che ci sono un sacco di cose buone, un po' come quelle che fece a suo tempo Mussolini. L'accordo ruota intorno ad una proposta shock, davvero rivoluzionaria: “Adotta una troia anche tu (io non posso più)”. Sgravi a chi ingrava una Olgettina. Sparisce l'IMU sulla prima casa, sostituita dalla POMP sul primo casino. Potenziamento della cultura col programma “Un libro per tutti” sostenuto dalla sconfinata biblioteca personale di Dell'Utri, uno che alle altre biblioteche fa sempre delle proposte che non si possono rifiutare. Per le donne, potenziamento delle quote rosa, tuttavia suddivise in due categorie: con o senza pelo. Per i giovani è in arrivo una nuovissima sinergia didattico-televisica-sociale, con il lancio di un nuovo talent

“PER CHI SIAMO MORTI?”

Qualcuno si sarà anche stupito, o demoralizzato, nel constatare la miseria del bisticcio fra magistrati, la Boccassini e Ingroia, sulla pelle di Falcone (e poi anche di Borsellino). Veramente Ilda ha solo espresso un parere, per quanto aspro, dopodiché l'altro barbetta non la finiva più di fare la vittima e di scomodare i colleghi caduti. Colleghi per modo di dire, colleghi per inquadramento statale. In realtà io sto con la Boccassini, Ingroia rispetto a loro è su un altro pianeta. Comunque, nessuna sorpresa. Almeno per me, che certe faide le vedevo già dieci anni fa, ai tempi dell'effimera militanza nell'antimafia, una struttura dove io non ho mai sentito altri programmi che “facciamo fuori Berlusconi”, lodevole proposito ma che qualcuno tendeva a risolvere in modo letterale, oserei dire mafioso. Allora i giudici in lite erano altri, ma i contenuti sempre gli stessi. A chi appartengono Falcone e Borsellino? Lo so io, quante volte ho sentito nominarli, piangerli, rimpi

"COMPLIMENTI!"

I like Renato Zero very much and I started to become a fan the backward way . Going from the latest album back to his beginnings. I bought first of all “ZEROFOBIA” and “ZEROLANDIA”to get a feeling for his early songs and compare them with the pictures of his beginning as well as all these unique costumes of the late 70`s. And to read more about the life of this slightly crazy looking, but very handsome man. Over the years, I have become a “fedele sorcina” following his moves, buying his new CD´s, reading books about his life and career (especially the one written so beautifully by Massimo del Papa, complimenti !!). Andrea, Vienna You're so kind. I'm going to release a new ebook on Zer o . Meanwhile, I will talk about "Ti vivrò acca nto " and other music books on feb 15, at Koob Bookshop , Rome. 

LA PACCOTTIGLIA DELL'ODIO

Dice: Berlusconi l'ha fatto apposta ad uscirsene con Mussolini che ha fatto le cose buone, puntava a farsi attaccare dall'Europa, come puntualmente è successo, per giocare di rimessa cavalcando l'euroautonomia. Sarà: ma ha fatto male, malissimo lo stesso. Poi, in un giorno come quello che commemorava l'Olocausto. A parte che non c'è opera che tenga se manca la libertà, Mussolini ha precipitato il Paese in una guerra, per di più rovinosa, per di più al fianco di uno dei peggiori tiranni della Storia, per di più cavalcando lo sterminio degli ebrei. Basta e avanza per appenderlo all'albero della sua vergogna. Però Napolitano non può limitarsi a denunciare la paccottiglia antisemita “introdotta dal nazismo e dal fascismo”. Così è cantare la mezza messa, è dire senz'altro la verità, ma non tutta la verità. E una mezza verità è una mezza bugia. Napolitano sa, e dovrebbe ricordare, che il seme dell'antisemitismo germogliato a sinistra, la sua confessi

ANNI DI VITA il booktrailer

IL FARO N. 4 anteprima

Dove si parla delle imprese di Monti, di quelle di Bankitalia (prima dello scandalo MPS), di stragi in Siria, di Cina che ci mangia, di giustizia-Scavolini, e di qualche disco buono e di qualche altro palloso (Yo la Tengo). Il Faro n. 4, spedito agli abbonati via email da sabato 26 gennaio. "Ho notato che, da qualche numero, segnali molti più dischi: alcuni li distruggi, altri li esalti e magari prima che escano sui giornali o non escono affatto..." Giulio, Milano Pensai al Faro proprio partendo da qui. Dalla possibilità di parlare anche di musica, a modo mio, nella libertà più totale di giudizio e di scelta, e senza timor di censura, come pare sia ormai di moda anche sui giornali di nicchia, in un tempo remoto arrembanti.

LA SCEMEGGIATA

Chi dei due è più anticamorra? Vengono un giorno di cinque, sei anni fa i due pard in tour, Gomorro e Merolo, lo “scrittore” e il “prete”, entrambi “anticamorra”. Delirio e paura a Porto Sant'Elpidio. Merolo si lascia andare a siffatto proclama, che riporto alla lettera: “E’ bene che ognuno impari a dare il meglio di se stesso. Non chiediamoci cosa devono fare gli altri, ma cosa faccio io, in questo momento! Il mondo cambia se io cambio. Questo è il lavoro quotidiano che porterà a togliere le tante ingiustizie. Anche se tutti i fiori saranno strappati, nessuno fermerà la primavera! Da domani, la vostra città avrà tanti impegnati a difendere la legalità”. Cosa abbia fatto di epocale questo don Merola, a parte titillarsi con simili sviolinate floreal-marxiste, nessuno lo ha mai capito ed io, partendo da una pura analisi linguistica, concludo: questo è il solito cacciatore di fama e di posti sulla pelle dei soliti ultimi, un cialtrone che accompagna un chiachiello. Paura e de

MONKEY GOES TO HEAVEN

Ma che colpa ne ha quella povera scimmia? Dico l'esemplare immobilizzato, rinchiuso in una capsula e spedito da solo nello spazio da quei pazzi scatenati che comandano, anzi che tiranneggiano, a Teheran. Nel Corano non sta scritto di non torturare gli animali? E questa, sia pure nello spazio siderale, che altro sarebbe? E tutto per mostrare i muscoli, per vincere l'antico complesso d'inferiorità, per fare paura al Satana americano. Ma quella povera scimmia che ha fatto di male per morire di quella morte, orribile, dopo una lunga agonia, da sola, prigioniera, murata viva in un altro mondo, anzi fuori da ogni mondo? Da sola nel vuoto dello spazio e del tempo? Forse gli apologeti snob della grande cultura di chi ci odia, assai avanzata rispetto alla nostra, occidentale, berlusconiana, diciamo quelli come Massimo Fini, per non fare nomi, l'estimatore del mullah Omar ed altra gente consimile, i cavillanti che se la cavano sempre contrapponendo uno scempio ad un altro, c

LA FESTA AGLI ANIMALI

Max, senti questa che è bella. Ho un amico che frequenta una sezione del PD, in particolare la "roccaforte" di Pesaro. Hanno organizzato una cena e l'hanno chiamata "Cena di Sant'Antonio". Sant'Antonio il protettore degli animali. Menù? Ragù, costarelle, salsicce, coniglio, ecc. Premesso che io non sono né vegetariano né animalista, perché non intitolare una cena al protettore della flora? Davide, T okyo Li sbranano.

SONO REAZIONARIO

Cancellato misteriosamente il Frecciabianca che mi attende, anzi che attendo, mi dirottano su un Intercity di merda che fa tutte le stazioni. C'è da aspettare un'ora e mi faccio un giro per Bologna di domenica mattina. Marcio furioso e non batto ciglio ma dentro sclero, do di matto. Silenziosamente urlo che sì, sono reazionario, mi sono rotto ma proprio rotto i coglioni, non sopporto più il tarato che mi travolge con lo skateboard e poi ride chiedendo scusa con faccia da tarato, i 4 disperati sotto i portici che suonano il Bolero di Ravel, i falliti in felpa e cappuccio, i padri vestiti in stile andino che spingono il passeggino, i graffiti dei drogati, le città sporche e maltenute, le moltitudini del mondo che sono turpi e le abbruttiscono con le botteghe dei kebab, gli stronzi in bicicletta ecologica, gli ubriaconi col cane e la lattina di birra alle 10 di mattina, i noglobal e i treni che non arrivano, manco in ritardo, i pm che fanno politica coi rottami della lotta a

PASSA LA VITA

Chiuso dentro un treno un pensiero mi travolge: “Mio Dio, ma dove vado così solo? Dove sono mio padre e mia madre?”. Mi sgomenta ritrovarmi allo sbando, indifeso nel mondo, debbo cavarmela da solo e non penso di potercela fare, non l'ho mai saputo fare, non so credere di avere gli anni che ho, non capisco se mi sento un bambino dentro un vecchio o un vecchio dentro un bambino. Quello che non c'è pesa più di quel che c'è, quanto non è stato soffoca più di ciò che fu. La libertà è una trappola, il tempo che rimane un'incognita spaventosa. “Come ho potuto sopravvivere senza saper vivere? E adesso dove posso mai perdermi, senza più rifugi?”. Conosco la destinazione ma non so dove vado. Tanta stanchezza per questa vita sulle spalle, in questo cuore che non ce la fa più, in questa sera che scende dal tempo, si spande fuori il finestrino. Non distinguo più niente adesso, solo luci che passano e sembrano i miei giorni. Una mano sugli occhi e tutto sembra spegnersi.

LA PORCILAIA

Il buco MontePaschi coi suoi derivati è una ottima notizia per la politica. Non tanto per il PD, perché Mps è cosa sua e con ciò Bersani - che si sta difendendo malissimo - rischia di vederlo col binocolo, palazzo Chigi. Ma per la politica come sistema, sì: storicamente, non esiste voragine che non si possa non ripianare derubando la gente. Q uesto la politica, che controlla il circuito bancario, lo decide con le leggi, i tecnici lo applicano dall'interno, e Monti, repellente ibrido tecnico-politico, è il più bravo in questo gioco sporco. Paradossalmente, proprio l'artefice del disastro italiano e dell'effimero salvataggio di Mps esce irrobustito da questo scandalo al punto da concedersi provocazioni che gridano punizione: “Basta commistioni politica-banche”. C ome a dire: fate a meno di me, se lo potete : sono io il più titolato, il più spietato ad alleggerire i cittadini. Ai quali diranno che servono subito 30 miliardi per difendere i loro risparmi. I 30 miliardi d

LA MUSICA E' FINITA

Alla fine, tutto va come deve andare. Fecero male quanti si lasciarono convincere, con toni melodrammatici, a rinnovare l'abbonamento al fantasma di quello che, nel bene e nel male, era stato il Mucchio, ormai ridotto, a quanto è dato di capire, a una Costa Concordia finita contro gli scogli. La musica è finita, gli amici se ne vanno, non senza amarezza : li capisco, si sono lasciati incantare un anno di troppo, io almeno mi ero tolto dai coglioni per tempo. A proposito, c'è una cosuccia che non mi torna: ricevetti a fine 2011 dalla direttrice-amministratrice-editrice-stratega una telefonata in cui mi chiedeva altro tempo per i miei compensi, e, soprattutto, mi invitava a restare , ma gratis, del tutto gratis, completamente gratis - ovviamente "come tutti gli altri"; adesso apprendo, di sponda, che erano stabiliti emolumenti, tanti o pochi, per chi si è prestato nel 2012 (il fatto che poi, a quanto si sostiene, non siano stati percepiti è un altro paio di maniche).

IL FUOCO

Noi truci bambini credevamo A un futuro ch'era trapassato All'amore già morto e sepolto Ad un mondo come un luna-park Di cavalli a dondolo e pistole Che sparano stelle di cartone Credevamo al sogno, all'illusione Ad un irredento carnevale Se la carne dentro una divisa Non è più che sagoma confusa Credevamo a tutto purché fosse La fuga in un pugno o un braccio teso Ma la verità all'addiaccio spesa Era un gioco di dadi truccati E poi il fuoco ha preso a divampare Riducendo tutti gli avamposti Dell'attesa a cenere e silenzio. Credevamo d'essere nel giusto Con la danza delle nostre fruste Ed il truce gusto di sassate Contro l'ultimo barlume di luce Te lo giuro che noi credevamo Solamente a quello che non c'è A un presente fatto di fantasmi Ai profeti dell'unica rabbia In una voliera di follia Apostoli noi dell'odio infetto Il bubbone prima

ADESSO VEDIAMO QUANTO E' DURO

Più o meno tutte le televisioni, Mediaset con particolare impegno per intuibili ragioni, stanno trasformando una merda in una figura leggendaria. Per favore, no. Niente agiografie, interviste all'avvocato, videomessaggi di questo stronzo. Di attenzione ne ha già goduta fin troppa, anche il Fatto , giornale altrimenti giustizialista, la scorsa estate gli rivolse una intervista molto comprensiva, molto simpatica. M olto rispettosa della sua celebrità , che il vero valore aggiunto di oggi. Adesso c he marcisca in carcere, se riesce a sopravviverci. Garantismo, dite? Non scherziamo, questo è uno che le garanzie se l'è giocate tutte e ne ha avute più della gente normale che spesso i sacri diritti costituzionali se li vede passare sotto il naso. Un peso per la società a prescindere da chi ricattava e sfruttava, uno con amicizie di malavita per la quale ricicla i soldi. Insensato paragonarne i carichi penali a quelli dei Fiorito o degli Schettino, a ciascuno il suo, c'è se

IL FARO n. 3 anteprima

  Nella politica. Nell'informazione, che poi è sempre politica. Nella musica. Nella vita. Non si scappa.  Il mondo è loro. L'Italia è loro, e lo sarà ancora di più. Sempre di più. Ma qualcosa - poco - si salva. Ma qualcosa - poco - non si rassegna. Il Faro, tutto quello che sucede in una settimana e anche di più. In distribuzione via email agli abbonati da sabato 19 gennaio.

ANNI DI VITA

  " Ho letto il tuo libro "anni di vita" e mi ci sono ritrovata. Ho avuto la mia prima gatta un po' tardi.... A 40 anni (prima abitavamo in un appartamento piccolo e senza balcone... Adesso l 'appartamento e' piccolo ma il terrazzo e' grande). Ha cambiato la vita a me e a mio marito. (non abbiamo figli). E' rimasta con noi per 18 anni, donandoci una figlia (18 anni) e una nipotina (13 anni). Erano membri effettivi e importanti della n ostra Famiglia (i miei bimbi pelosi). Quando nell'agosto del 2011 ci ha lasciato l'ultima "ragazza" eravamo tristissimi... Ma potevamo prendere ancora dei cuccioli. Quando ho visto su internet Jenny e Jones di circa un mese l'innamoramento e' stato completo, totale ......E Quando il 21 dicembre 2011 sono arrivati a casa nostra mi sono sentita rinascere. Leggendo il tuo libro ho ritrovato le emozioni vecchie e sempre nuove che ci incantano per i n ostri Amici. Con loro mi sento acc

RICORDANDO JESSICA

Ho visto che è tornata in auge Jessica Rizzo, giunonica pornostar marc higiana (è di Genga), con non so quale intrapresa hard, il che mi ha fatto tornare in mente un aneddoto di tanti, tanti anni fa. All'epoca io ero cronista di nera e giudiziaria per il Resto del Carlino di Fermo e mi sciroppavo processi su processi: praticamente vivevo in tribunale e il resto del tempo lo spendevo tra caserme di carabinieri, commissariati, obitorio, ospedale e, ogni tanto, nelle campagne da dove affioravano i resti di qualche disgraziato. Fu un tempo precario ed esaltante, nel quale, posso dirlo senza timore di esagerare, mi capitò anche di rischiare la pellaccia, qualche volta. Era anche l'epoca in cui, tanto per cambiare, si dibatteva aspramente dell'agognata provincia, e quella volta qualche ragione c'era, visto che, senza l'ente intermedio, rischiava di sbaraccare, venendo accorpato, proprio il palazzo di Giustizia, il Palazzaccio che però rinchiudeva un volume di caus

LA PRESUNZIONE DELLA SAPONETTA

Avendo io criticato via twitter la scelta di Ilaria Cucchi di militare con Ingroia, sono stato fulminato in tempo reale da una fan del magistrato, credo una un po' invasata a giudicare dai suoi tweet: “Perché?? Ingroia è persona pulitissima”. Voleva in realtà dire che la pulizia coincide con l'idea rivoluzionaria, con la purezza dell'ideologia, questo saltava all'occhio. Ma, anche in una prospettiva freddamente razionale, in un solo tweet secoli di poderosa logica analitica gettati nel cesso. Qui mancano proprio i coordinati logici di Leibniz: essere puliti (pulitissimi) è un conto, essere capaci è tutt'altra storia e di per sé può essere presupposto ma non conclusione. Specie se si è fatto il giudice, si sono condotte inchieste spregiudicate, con pentiti discutibilissimi di cui si è diventati amici, e adesso si fa un partito e ci si candida nella stessa regione in cui si indagava. Il che, a proposito, equivale in punto di logica a svolgere una professione st

UN DIVERTIMENTO

Uno dei mestieri e dei talenti in via d'estinzione in Italia è quello del poeta musicale. Del paroliere. La musica popolare da noi ha espresso per decenni p ezzi unic i , dei quali non è necessario essere appassionati (io lo sono), ma sul cui valore non è lecito discutere. Piccoli capolavori in 4 minuti, irripetibili per gusto, fantasia, inventiva, in una parola: il genius loci, quell'italianissimo artigianato delle idee , delle intuizioni che non si trova quasi più. Tra i parolieri, Valerio Negrini dei Pooh se n'è appena andato, mentre giusto un anno fa scompariva Giancarlo Bigazzi, probabilmente il migliore di tutti. Mi sono divertito a prendere una canzone che fu un'occasione sprecata, e che nelle sue sapienti corde liriche avrebbe potuto diventare un successo. È un brano sconosciuto, di una quindicina d'anni fa, lo cantava Umberto Tozzi ma il testo era di Mogol, principe dei parolieri che però in questo caso, firma un compitino da garzone, frettoloso e s

LA POLIZIA NON S'INCAZZA

Quelli che sul web esaltano Corona, e non c'erano dubbi che sgorgassero, lo fanno con argomenti degni di Corona: “Ma come, Schettino sta fuori e tu 5 anni solo per aver chiesto soldi a un calciatore?”. Ora, queste sono faccende da analfabeti, cioè da stipendiati di Corona o da gente che sotto il suo balcone annusa le sue mutande smesse, quindi non meritano neppure disprezzo. Senonché l'argomento è capace di far proseliti, in Italia. E allora, a parte che i calciatori venduti e gli Schettino godono dello stesso sostegno, andrà pur detto che il diritto non è, anche se spesso lo sembra, una faccenda mammifera, televisiva o calcistica. Corona ha un carico di quasi 10 anni di galera per plurime sentenze che corrispondono a plurimi reati. Si è sottratto, dunque è un latitante, laddove Schettino ha scelto la strategia opposta, far parlare di sé in attesa di una sentenza ancora da venire. Non è fuggito come un guerriero braccato, è stato lasciato fuggire perchè evidentemente dovev

L'ALTRO PERBENISMO

Si è sviluppato, mi pare, un curioso cortocircuito per cui ad alimentare davvero l'antipolitica sono quelli che a parole santificano la politica e vorrebbero salvarla dall'antipolitica. La faccenda, in sé inquietante, non viene percepita a causa dell'automatismo ormai conclamato delle scelte e di un ragionare debole ma imposto con lingua e mentalità di legno. Guardo alla Lombardia, a Milano, il mio mondo perduto. Milano, che da decenni non si ritrova più, che non ha saputo assorbire l'ultima ondata migratoria, non più dalle campagne come nel primo Novecento e poi dal sud dell'Italia come nel dopoguerra, ma dal mondo, e che lentamente s'è arresa. Oggi la metropoli ha il problema di una succesione decente all'incredibile gestione Formigoni, questo miscuglio di integralismo e affarismo, e la sinistra cosa fa? Impone un candidato di bandiera, tale Ambrosoli, nome meneghino d'accordo, ma con quali credenziali? Che lui, l'avvocato, è il figlio dell&

ANNI DI VITA

" Ho letto il libro...che dire? Per una che vive da 15 anni con 2 gatti (un maschio e una femmina) ti posso dire che è molto bello, divertente e toccante. Mi ci sono ritrovata, anzi credo che molti ci si ritroveranno perchè chi ha gatti parla un linguaggio conosciuto e univesale... Impossibile quando si toccano certe tematiche non pensare "ah, anche il mio fa così...ah, è vero, anche la Sissi mangia qualsiasi foglia circoli x casa, fosse solo il ramoscello d'ulivo quello che si tiene in casa la domenica delle Palme!"...Del resto non conosco nessuno che al rientro a casa dopo una giornata di lavoro non si faccia prendere dallo sconforto trovando la casa piena di peli o il pranzo del gatto "restituito" puntualmente sul pavimento... E questa è solo la punta dell'iceberg...dietro lo sappiamo c'è un mondo infinito...i miei gatti che sono tipici d'appartamento quando in vacanza li lascio liberi in giardino diventano tigri o leon

CORRI, FABRIZIO, CORRI

Corri, Fabrizio, corri. La tua fuga, la tua cavade, è un atto rivoluzionario nel quale gli sfruttati riconoscono la loro fame di giustizia. Condannato senza prove da un tribunale speciale, senza garanzie, in contumacia, Fabrizio non può che sottrarsi con l'arte della latitanza a una giustizia ingiusta, giustizia di regime. Corri Fabrizio, corri, non farti trovare, eludi col coraggio e la fantasia le famigerate teste di cuoio della Cancellieri. Tutto quello che sai è falso, siamo in guerra, siamo lo tsunami dei ribelli che hanno fame e sete di democrazia, diretta ed elettronica, e non accettano più le logiche di uno scenario postcapitalistico ormai condannato dalla storia. Corri, Fabrizio, corri. Per te, che adotti il conflitto in una pura logica di scontro sociale, sono pronte manifestazioni e raccolte di firme. Il collettivo di scrittori Evangelisti-Genna-Wu ming ha già elaborato sul sito “Carmilla” una serrata controinchiesta, “Il caso Corona”, la cui tesi inoppugnabile, get

LUCE NELLA LUCE

T'inseguivo nei mari d'oblio Ecco quel giardino, la panchina Campione bambino, quanti gol Fatti quasi soltanto per te E il racconto poi di quel che sai La panchina, rifugio per noi Luce nella luce giurerei Ecco là il mio piano per il blu Di giornate a scale, accordi mai Sempre un po' scordato, ti dirò Lo ricordo il concerto per te Che mi salutavi andando via E quegli occhi chi li ha visti più Ma da allora sono ancora qui Poster nella mente, storia in me Scendo la stazione del metrò Mi è sempre piaciuto stare giù Dove l'aria è greve e ti circonda L'odore dolciastro della gente Non c'è più quel mondo ch'era mio Come neve s'è disciolto in sé In ascolti di canzoni ed io Con la neve nei capelli ormai Lo rivolto dal dolore in poi Perché niente è presente così Come un volto, un viale che hai perso Ma quel sole dal sapor d'inc