Il buco MontePaschi coi
suoi derivati è una ottima notizia per la politica. Non tanto per il
PD, perché Mps è cosa sua e con ciò Bersani - che si sta difendendo malissimo - rischia di vederlo col
binocolo, palazzo Chigi. Ma per la politica come sistema, sì:
storicamente, non esiste voragine che non si possa non ripianare
derubando la gente. Questo la politica, che controlla il circuito
bancario, lo decide con le leggi, i tecnici lo applicano
dall'interno, e Monti, repellente ibrido tecnico-politico, è il più
bravo in questo gioco sporco. Paradossalmente, proprio l'artefice del
disastro italiano e dell'effimero salvataggio di Mps esce irrobustito
da questo scandalo al punto da concedersi provocazioni che gridano
punizione: “Basta commistioni politica-banche”. Come a dire: fate a meno di me, se lo potete: sono io il più titolato, il più spietato ad alleggerire i cittadini. Ai quali diranno
che servono subito 30 miliardi per difendere i loro risparmi. I 30
miliardi diverranno 50 “perché lo chiede l'Europa, per non uscire
dall'Europa”. E, già che ci sono, li porteranno a 70 per mantenere
la Casta, cioè se stessi e il labirintico, mastodontico groviglio di
burocrazia parassitaria e metastatica. Monte Paschi è l'ennesima
maialata, la punta avanzata di una porcilaia, ma, scusate, cos'altro
è stata la democrazia italiana se non una perpetua, colossale
scorreria di porci a norma di quelle stesse leggi fatte e votate dai
porci? Berlusconi stesso ha ricordato, mandando qualche messaggio,
che 40 anni fa fu il MontePaschi a dargli i soldi per costruire
Milano 2. Ha solo omesso di aggiungere che all'epoca lui militava
nella P2 che controllava il sistema creditizio. Ingenui quelli che,
in fondo all'ennesima voragine bancaria, vedono la rivoluzione. La
gente è rassegnata, è arresa, in fondo alla voragine c'è un'altro
Olocausto fiscale e poi un'altra voragine ancora. Anche Alitalia,
Finmeccanica, le altre banche, lo stesso Stato, tutto in Italia è in
default. Eppure tutto si tiene, derubando i cittadini. Quale rivoluzione,
scusate? Quale fine del sistema?
certo che siamo in una porcilaia, ma avere come prospettiva di vita il suicidio di massa dopo essere stati derubati di tutto è una cosa inaccettabile e inconsistente...chi vuole si compri pure una corda, io mi compro il fucile
RispondiEliminaDavide, Milano
L'ingerenza della politica nelle banche doveva finire nel 1992. Tuttavia le privatizzazioni furono false, fasulle, cosi' come lo sono oggi le liberalizzazioni. Tra venti anni ci accorgeremo di nuovo che ci hanno solo raccontato cazzate, o meglio, che noi abbiamo creduto a tutto quello che ci veniva venduto come c'e' da "riformare il paese"
RispondiEliminaporcilaia, sì. ma di cinta senese.
RispondiEliminaL'italia in fallimento,eppur tutto si tiene;come è possibile?con quanti sforzi e per quanto ancora?e quando non ce ne sarà più?o forse ,massimo,pensi che sia possibile non finisca mai, come il moto terrestre'(che poi finirà pure quello)
RispondiElimina