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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

PALINSESTI RAI, NESSUNA IDEA E NESSUNA NOVITA'

PALINSESTI RAI, NESSUNA IDEA E NESSUNA NOVITA'

MISSIONE IMPOSSIBILE

Il Dio delle Scritture e dei Libri, delle religioni più o meno rivelate, non esiste, non può esistere, i suoi ministri, di tutti i culti, per difenderne l'illusione ricorrono agli stessi trucchi da contrabbandieri di sigarette, “dimostrami che non c'è”. Quando il punto è l'esatto contrario, la dimostrazione della realtà, che spetta a chi la afferma, di uno che nessuno ha mai visto, missione impossibile che viene risolta con i soliti argomenti deboli, suggestivi, gli uccelletti che cantano, l'azzurro del mare e del cielo e il terrore della punizione divina per i miscredenti, il loro discredito già qui adesso sulla terra. A voler essere precisi, un segno della divina provvidenza ci sarebbe, è la persistenza del potere delle religioni, fondata però su millenarie pressioni, su ricchezze sconfinate, su esecuzioni di massa, torture completamente arbitrarie, intimità coi regimi criminali, avidità, pedofilia sistematica, insomma tutte le nefandezze per le quali le religio

QUELLI DELLA VESPA ROSSA

Usciamo a far due passi e un signore anziano, distinto, che non conosciamo ci apostrofa: oggi niente Vespa? Andiamo a far la spesa e, davanti al drappello di sportine accumulate, la cassiera preoccupata ci domanda: non è che siete in Vespa, vero? Certo, è l'uovo di Colombo, ma proprio per questo funziona: sei sempre l'ultimo a realizzare la percezione che dai di te. Mia moglie ed io siamo ormai “quelli della Vespa rossa”, e, a dirla tutta, ne andiamo fieri, non ci dispiace affatto venire identificati con questo prolungamento motoristico (o il contrario, forse siamo noi umani ad essere una conseguenza della motoretta). La prima impressione è quella che conta: Dio solo sa quante volte ci vedono sfrecciare coi nostri caschi, in qualunque ora, in qualsiasi circostanza. Noi la Vespa la usiamo – appunto – per fare le commissioni, andare al mare, girovagare, spingendoci fin oltre confine. L'auto riposa in letargo estivo sotto casa, la Vespa non dorme mai. E noi con loro, i

QUALI SONO I TORMENTONI 2018 IN EUROPA

QUALI SONO I TORMENTONI 2018 IN EUROPA

STATALIZZARE O PRIVATIZZARE?...

STATALIZZARE O PRIVATIZZARE?...

IL MARE DENTRO ME

Il mare mi ha insegnato una concretissima sospensione. Vivere il mare, vivere in mare, mi ha abituato ad una cristallina anarchia, a fare a meno di ogni orpello, a superare i tempi delle convenzioni. Orfano incurabile di una metropoli che mai mi avrebbe consentito tanta autonomia, ho finito per trasformare una piccola enclave marchigiana in una dimensione tropicale e adesso per me è strano perfino vestirmi: una maglietta e un paio di braghini vanno benissimo, almeno fino a che non devo rendermi presentabile per forza. Non tradisco i miei doveri, ma ormai vivo nell'accadere; fin che posso, prescindo da ogni relazione e non do più spiegazioni nemmeno a me stesso. Mi alimento se e quando ho fame, mi riposo quando sento il bisogno, non tradisco il mio ruolo, che è quello di osservare, commentare la società e i suoi protagonisti, ma, che ci crediate o no, il mare mi ha abituato a farlo con un partecipe distacco in bilico fra cinismo e comprensione. Vivere il mare, in mare, ha muta

LA NEMESI DI ASIA ARGENTO...

LA NEMESI DI ASIA ARGENTO...

E IL TORMENTONE 2018 E'...

E IL TORMENTONE 2018 E'...

DERIVA

Solo nel mare mi sento felice perché mi perdo, mi purifico, mi lascio andare, relitto pensante, ricordo emozioni, accadimenti Poi mi riscuoto, fendo le onde con la prua del mio corpo teso. Mi sento rinascere dentro il mare, mi sento cambiare, mi trovo; vivo. Mi piace sentirmi l'acqua sul corpo, vedere le gocce, immergermi ancora e dopo stendermi, sentire le onde, mi piace quel senso di igiene assoluta, di corpo liquido immerso nell'acqua. E amo tornare, quando fa caldo, tornare dentro, lasciarmi cadere, amo nuotare senza pensare e ritrovarmi lontano da dove. Porta via caldo, sudore, fatica, lava via il male, i cattivi pensieri. Portami dove non sono mai stato, non sono più, non sarò mai, per il solo gusto d'immaginarmi qui. Diranno che sono segno d'acqua, ma io non credo agli oroscopi, io sono figlio del mare perché ci stanno i miei geni. Mia madre, ragazza, rischiò d'affogare, la salvò un bagnino, oggi non sarei. Ma io resto legato al mare, anche se mi ha por

SE LA TRAGEDIA DEL PONTE MORANDI DIVENTA UNA SQUALLIDA RISSA

SE LA TRAGEDIA DEL PONTE MORANDI DIVENTA UNA SQUALLIDA RISSA

E' MORTA ARETHA, LA REGINA DEL SOUL

E' MORTA ARETHA, LA REGINA DEL SOUL

LE MINACCE NOVAX CONTRO BURIONI...

LE MINACCE NOVAX CONTRO BURIONI

NON VADO VIA

Quest'anno l'estate c'è meno di sempre, il che significa che l'estate non c'è mai, è un inverno anticipato, prolungato, un inverno tra un inverno e l'altro. Al mare poca gente, nel mare quasi nessuno. Mi sento sempre avvolto dalla morte. Provo un po' di sollievo soltanto in trattoria, ma poi finisce. Divido le giornate tra una madre che non esce di casa, dove tutto decade e accumulo quelle sensazioni di angoscia che poi esplodono nei sogni, e la routine del resto dell'anno; non mi sento mai “in ferie”, “in vacanza”. Non mi sento mai di rilassarmi. Non sento l'aria di svago, di torpore che accompagna l'estate, qualcosa che ancora non ho imparato a non desiderare. Qualcosa che inseguivo disperatamente, negli scorci, nelle canzoni, e che ormai non so neppure più cercare. Non vado via, non fuggo dalla mia vita che non è fatta di vita ma di scrittura. Ma se non scrivo ogni giorno è anche peggio. Quanti libri sto leggendo in quest'estate ch

L'INCIDENTE DI BOLOGNA E I FETICISTI DEL DISASTRO

L'INCIDENTE DI BOLOGNA E I FETICISTI DEL DISASTRO

I SUSSIEGOSI

I SUSSIEGOSI

LA MALATTIA CHE SONO

Confesserò che, contrariamente a quanto possa suggerire la roba che scrivo, io non sono affatto contento di essere un disadattato, di non fidarmi di nessuno e di non riuscire mai a sposare nessuna causa. Perché ci sono quelli buoni per tutte le cause, e poi ci son di quelli che non riescono ad identificarsi in niente e nessuno. Quanto sarebbe bello trovare una casa, una chiesa, una militanza: come minimo, ne avrebbe guadagnato la carriera. Invece non posso farci niente se la mia allergia all'imbecillismo di sinistra non trova sbocchi in certo becerume di destra, insomma se non riesco a fidarmi di nessuno; anzi, più vado avanti e più, incanutendomi, m'incinisco. Non è opportunismo, è autolesionismo. “Ma come? Prima dai addosso a una parte, e la volta dopo te la pigli con quegli altri?”. Avete ragione, sembro schizofrenico; forse lo sono. Ma che ci posso fare se non mi riesce neppure di fingere. Io vorrei, disperatamente vorrei riporre la mia fiducia residua in un interlocu

TRA GLOBALISTI E SOVRANISTI

TRA GLOBALISTI E SOVRANISTI

COS'E' IL GENIO?

Ogni tanto premiano qualche genio della scienza o della matematica e quello si rivela di una banalità ammorbante: sono molto emozionato, dedico questo traguardo ai miei genitori, spero di vedermi di più con mia moglie (intendi, popolo di normali: siamo talmente genii, tutti e due, che non abbiamo il tempo che voi comuni sprecate). Ora, lungi da me non riconoscere l'immensità sovrannaturale di certi cervelli, architetti di scoperte delle quali anch'io beneficerò: è solo che per me il genio sta altrove, lo cerco altrove, è nell'irriverenza incontrollabile di Carmelo Bene che non lo puoi fermare non lo puoi recintare, sta in Johnny Rotten che ti manda affanculo mentre lo celebri e “odio tutti”. Non importa quanto ci sia di costruito, anche questi sovrumani delle formule poi indulgono alla società dello spettacolo, si fanno filmare mentre fingono di escogitare una stringa lunghissima, estenuante col gessetto (si può immaginare un cliché più atroce, infantile, ritardato?).

RAI, PIU' POLITICA CHE TELEVISIONE

RAI, PIU' POLITICA CHE TELEVISIONE