A proposito del dentista bracconiere Walter Palmer del Minnesota che per puro capriccio ha fatto fuori un leone amatissimo in un parco dello Zimbabwe, pregiudicandone tra l'altro l'equilibrio naturale, il giornalista Luca Mastrantonio sul Corriere rileva l'imbarbarimento social: gesto orribile, si capisce, ma attenzione a non scadere nella jungla morale. Certo, i divi di Hollywood che dirigono il coro degli invasati inducono fastidio, come la Mia Farrow che pubblica su Twitter l'indirizzo della clinica del cacciatore. Per non parlare dei fanatici che gli vanno sotto casa travestiti da leone. Io però sono tra quelli che hanno contribuito nel loro piccolo alla gogna e non me ne pento, e sì che di gogne subite ho una cerca esperienza. Come mai non mi pento? Perché in questo caso il dentista bracconiere è colpevole (e impunito) oltre ogni ragionevole dubbio. È uno che in vita sua ha massacrato decine di animali stupendi e liberi, sia pure nelle riserve, uno che si esib