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E PIU' NON DIMANDARE


Par di capire che l'Italia è alla mercé di se stessa. Mocciosi che si ammazzano con l'extasy, regolamenti di conti tra adolescenti crocifissi e sgozzati come in una puntata di True Detective, duelli rusticani, preti che schivano coltellate in un turbinar di tonaca da corrida, ragazzini che finiscono misteriosamente in un crepaccio, volano da un treno in corsa, si accoppano nei modi più fantasiosi e televisivi. A Bolzano, ultras del Bologna e del La Spezia scelgono come terreno della disfida un parco giochi e si tirano addosso le attrazioni infantili. Niente di nuovo sotto il sole, si dirà, ma certo tutto ancora peggiore, ancora più estremo nella stupidità. Tanto che riesce difficile anche provare un moto di solidarietà. Prendiamo la faccenda della giovane fiorentina stuprata da un branco che naturalmente finisce assolto: sentenza pazzesca, non c'è bisogno di ribadirlo, ma di discutibile c'è pure il modo di difendersi della vittima che rivende la sua naivéte bovaristica ai media, che enfatizza la sua confusione sessuale e esistenziale come se bastasse ad esentarla dal buon senso. Che non ha niente a che vedere, sia chiaro, con le pressioni voyeuristiche dei poliziotti o con i cavillismi della corte, non giustifica il bieco “se l'è cercata”, e non legittima una sentenza scandalosa: sono semplicemente piani di realtà diversi, che non andrebbero confusi, la tragedia essendo a doppia lama, un gioco negativo dove tutti perdono: da una parte l'incapacità delle istituzioni a difendere i cittadini, dall'altra la totale sconsideratezza di questi ultimi che prima si ficcano in situazioni senza sbocchi e poi piangono, si lamentano: ma con chi te vuoi prendere se tuo figlio salta da un vagone all'altro di un treno lanciato a tutta velocità? A completare la nave dei folli, gli articoli dei giornali, i ragionamenti a pera di chi analizza i fenomeni: il ragazzino scannato dai due albanesi era uno “dedito solamente alla marijuana e alla techno e su facebook attaccava incessantemente la polizia”, insomma uno che non si poneva problemi su chi frequentava, su cosa faceva preferendo spostare il livello di responsabilità sulla nebulosa dello stato, del regime fantastico; adesso la mamma chiede giustizia, in quanto “è troppo presto per parlare di perdono”, come a dire: oggi no, domani forse, dopodomani sicuramente; ma le cronache assicurano che il ventenne macellaio “si è completamente pentito” e don Mazzi è pronto ad accoglierlo per affidarlo al pedagogo Corona. Si può vivere secondo virtute e canoscenza in una condizione di follia condivisa? E già ci sono quelli che teorizzano, ma sì, liberiamolo, a che serve rovinare una giovane risorsa per uno scatto di rabbia, tanto lo lascerebbero comunque libero entro un anno, tanto vale liberarlo subito, cosa è tutto questo razzismo? In rete non manca chi trova nel proibizionismo la causa delle morti da discoteca ed è convinto che semplicemente legalizzando l'extasy, mettendola sul bancone della farmacia la si renderebbe meno pericolosa, anzi curativa come la cannabis. Dopo la guerra al parco giochi ha detto il presidente del Bologna, Joe Tacopina: “No a questa follia, la città e la comunità ci aiutino”. E già rivolgersi alle istituzioni è sembrato un capolavoro di nonsenso, completato da commenti in puro stile fantozziano: “Il calcio è lo sport più bello del mondo”. Trovano due esaltati islamici a Brescia che vogliono far saltare per aria chissà chi e in televisione il solito “moderato” con barba da profeta sorride olimpico: ma erano solo due, casi isolati. Sì, ma non bastano a fare una strage come in Tunisia o a Parigi? Non meno assurdità mostra il governatore Crocetta che per trarsi d'impaccio su una situazione, politica e sociale, quantomeno discutibile insiste in un patetico vittimismo omosessuale anziché ammettere, tanto per cominciare, che uno dei guai grossi di quella fabbrica del nulla chiamata “Antimafia della società civile” consiste nel nepotismo cimiteriale, nell'infarcirla di figli di cognomi, inetti che rivendicano carriere e prebende in ragione del parente illustre trucidato. Niente ha senso, ma a chiedere “ma cosa c'entra?” si passa subito da intolleranti, da provocatori e allora l'unica è tacere, adeguarsi a questa nave dei folli.

Commenti

  1. giusto per completare la follia generale, segnalo l'intervento della fidanzata di igli meta ("l'ha sgozzato, ma non voleva farlo. non è un violento. lo amo")

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    1. Del sindaco imbecille di Riccione che proclama il lutto cittadino per il sedicenne che si è ammazzato in discoteca con l'exstasy, ne vogliamo parlare?

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