Mi sono accontentato anche del vuoto Quante volte ho pregato, quanto ho pianto Mi son fatto bastare pure il vento Che mi portava via le foglie del tuo volto E di chi m'ha fregato anche il tramonto Io serbo la memoria come un morbo E ancora canto, forse sono morto E non me ne sono neanche accorto Sono come l'onde in questo mare Che non è lo stesso però è uguale Che un tempo era tremendo e adesso è sale Sulle ferite che non so guarire E se ritorno, ci sarà un motivo A questa gabbia che m'aspetta aperta Forse perché nel fondo del mio volo Io lo sapevo che di nulla importa Mi sono accontentato del dolore E se non l'ho capito è colpa mia Che m'affacciavo invano sulla via Del mio destino di periferia