Perché la suona un angelo dimesso QUASI BLU (CHET BAKER) Tu sei il mostro bambino senza età La spugna di tristezza quasi blu La nostra compagnia di gente sola Filo di suono che si stende e evade Dalla gabbia della prigione, su Per varchi nella nebbia parigina D'arabeschi, su fino alla luna La mattina più livida e truce Sei la notte spesa a lavorare Senza posa, a piangere e fumare Dentro la luce nera di candele Mare grigio di spuma che si sfascia In vapori di schiuma sullo scoglio Lascia sospiri che nessuno coglie L'occasione avuta tardi, morta Nella tempesta quieta dei rimpianti Sei la rassegnazione senza sconti Nuda festa per noi che abbiamo in serbo Laghi di gocce ferme, commozioni Pazze, pozzanghere di lacrime Un dolore ruvido e straziato A cascate. Tu sei l'infinito Tuono d'un sussurro, il buffo lusso Di dirlo in un soffio: mi fai schifo Mondo ma ti amo, amore e ti amo Tetra solitudine bendata Dall'um...