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SETE

Scorrimi dentro, da ferita a ferita
Come seta, come un travaso di vita
Nel mio tempo di idoli di fango
Io ho sete, voglio bere il tuo sangue
Dovunque fosse uscito, fino in fondo
Fino ad affogare, a colorarmi
A riempirmi di rosse pozzanghere
Negli occhi ancora feriti di luce
Perché abitavo un abisso nel mare
E ora cammino su un filo tra galassie
Io voglio bere il tuo sangue
Fino a ubriacarmi, a riconoscere
Un sapore familiare e pazzo
Fino a coprire tutto, anima, lingua
Voglio bere ogni tuo morire
Quando vai in pezzi davanti a uno specchio
Quando risorgi, inaudito incanto
Perché tutto di te è il mio pasto nudo
Perché niente di meno mi sazia
E se non sei, sei lo strazio d'assenza
m'impiccherò a una stella, non lo voglio sapere
Io non lo accetto un ballo d'attese
Biciclette rapite, sentieri di siringhe
Io voglio bere il tuo sangue
Sino a farne il mio sangue nel cuore

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