Percorrendo Vite è
racconto. È testimonianza. È ammissione. È confronto con chi ha
attraversato la mia strada e se l'è fatta attraversare. È anche
mancanza, nostalgia, resa dei conti. È tornare con qualcosa che fino
all'ultimo non ho voluto, ma si è imposto come a riportarmi per mano
sopra un palco. È teatro. Parola e gesto, suono e movimento. Ci sono
testi, alcuni li riconoscerete, altri non li avete mai sentiti. Ci
sono intermezzi musicali che non vi aspettate. C'è tanta, tanta
emozione, per me, che ho scritto, ma, sono certo, anche per chi
ascolterà. C'è anche chi mi ha scritto, dentro tutto questo. Anni di pazienza, di attesa, ma il risultato non poteva
essere migliore. Spero sia un viaggio, in queste stagioni di pausa in
tanti mi avete chiesto una occasione di complicità, un pretesto per
ritrovarci. Adesso c'è, ed io mi auguro un vagabondare in ordine sparso,
per riallacciare quanti più volti possibili.
Domenica 18 febbraio ore 21
Teatro Nuovo di Capodarco
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