I magistrati debbono
tacere o parlare? Dipende: se hanno dubbi sulle ong zitti, se hanno
certezze (positive, positive), si accomodassero. Sarebbe la
democrazia degli struzzi, anche detta del politicamente corretto: i
sospetti che non ci fanno comodo, è come non esistessero. Anche se
si stagliano, preoccupanti nella loro evidenza. Ma il procuratore di
Catania Zucchero non è né Di Maio né Salvini e sa che gli sbarchi,
in evidente progressione – almeno questo si può dire, si può
scrivere? - non sono un caso, e servono ad alimentare mafie e
trafficanti. Cosa ci sia in questo di eretico, di scandaloso, è
difficile dire; il clero e i boss delle ong “buone” tuonano, ma
esistono almeno 3 strane organizzazioni, tutte localizzate in
Germania, vedi caso, che con poche migliaia di euro raccattati su
internet non si sa come hanno preso un paio di pescherecci o rottami
e le mandano su e giù per il Mediterraneo. Però, siccome al
procuratore di Siracusa non risulta niente, “non ha contezza del
fatto”, si privilegia quello, parli lui (proprio perché non ha
niente da dire), l'altro stia zitto. Un giorno, quando capiremo che
chi buttava nello stesso sacco tutte le ong erano i farisei, sarà
tardi e, al solito, nessuno aveva detto niente. Un po' come Grillo
sui vaccini. Un po' come per la farsa del riscaldamento globale: la
quale, siccome non si può più decentemente sostenerlo in quanto
tale, visto che sono emerse sia le falsificazioni dei dati che lo
asserivano, sia i riscontri reali delle temperature e delle
situazioni climatiche, che smentiscono l'allarmismo ideologico, è
stata ridefinita in “cambiamenti climatici”. Ma dire così
significa dire tutto per dire niente. Difatti, nevica più a maggio
che in dicembre e gli allarmisti possono dire che è colpa dei
cambiamenti climatici. Senza dimostrare, in punto di logica e di
scienza, che questi “cambiamenti” si debbono, come sostengono
loro (non più apertamente), ad un riscaldamento globale e
complessivo del pianeta. La verità è, casomai, opposta: fa meno
caldo, fa più fresco e anche più freddo, per molte ragioni che non
si possono riepilogare qui, salvo, all'osso, una: che il passaggio
del fenomeno conosciuto come el Nino si va esaurendo, e le medie
tornano a scendere (e a maggio arriva la neve, dopo un aprile
piuttosto rigido). Basta vivere per capirlo, perché già la pelle è
un ottimo termometro. Poi, volendo, ci sono i riscontri, a ritroso
nei secoli. Però è meglio non dirlo, non bisogna dirlo, parli sono
chi vede il pianeta come una pentola in ebollizione, gli altri tutti
zitti. Dice: ah, vedi, Trump nega i vaccini e nega i cambiamenti
climatici. A parte che Trump può dire quel che gli pare, è un suo
diritto, fregnacce comprese, non ci si può sempre basare sul chi ha
detto cosa: uno può dire eresie e cose sensate: che facciamo,
buttiamo tutto in blocco? Prendi Grillo: dopo anni di forca
forsennata ai vaccini, adesso “scopre” che sono indispensabili,
domani se la piglierà con gli stronzi che credono alle scie
chimiche. Trump e Grillo non sono scienziati, laddove la scienza dice
che sui vaccini si sbagliano di grosso, mentre sul clima non è che
Trump ha ragione, è che ha colto l'inconsistenza degli affaristi
dell'ecoallarmismo. Perché gli hanno semplicemente spiegato chi
sono, da dove vengono e dove vanno a parare.
Commenti
Posta un commento