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CHRIS CORNELL E QUEL SOLE NERO NELL'ANIMA


Commenti

  1. "Max,
    non ho più voglia di fare finta. Te lo dico come deve essere sono qui che ascolto assaporo il disco dei temple of the dog.
    merda e la merda quanto sono pesi i tuoi pensieri su articolo43. sono un grunger degli anni 90 e cazzo ne so che mi passava per la testa a 19 anni so solo che certe persone dentro l'anima mi si sono tatuate
    kurt chris lain eddie
    mi ricordo pure il disco incredibile degli smashing.
    però non ci si ammazza. mai. lascia una moglie e tre figli. sai di cosa sto parlando e questo mi basta spero.
    sono davvero stanco di tragedie lutti e merda.
    io sono sicuro di quello che trovo sul tuo sentiero.
    un abbraccio felice"
    Sandro

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  2. Dispiace, e tanto. Soundgarden e Audioslave mi hanno tenuto compagnia al liceo e nei primi anni di università, in quei momenti in cui ti senti avvolgere dall'oscurità e non sai come uscire dal bozzolo, e se ce la farai a trovare un posto nel mondo. Ieri sera riascoltavo incredulo The day I tried to live e Be yourself, e quelle parole che hanno dato a me un appiglio, una speranza (a me come a tanti altri) non sono servite a salvare chi le ha scritte.
    Chris Cornell ha cantato la solitudine e la sconfitta e così ha fatto sentire meno sole tante persone là fuori. Fa rabbia pensare che lui non ha trovato la voce che parlasse per lui.
    vit

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