PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA
Il surreale lascia il
posto al demenziale: di uno studente esibito dai bulli in
catene, la preside dice “Sta reagendo bene”. E' quello,
sciaguratamente famoso, denudato, capovolto e violentato con una
pigna. E i giornali si interrogano: che fare per questi nostri
ragazzi? Ovviamente si riferiscono ai carnefici, tanto la vittima
“sta reagendo bene”. La priorità è “salvarli”, subito
sbarcano pedagoghi e psicologi ultrà da programma del pomeriggio, da
sentenze all'acqua pazza, e non può mancare il don Mazzi, che
curiosamente non ha mai subito ritorsioni da alcuno dei suoi
solitamente ferocissimi ospiti: il carcere no, sentenzia
l'ottantottenne apostolo del “bene”, meglio se mediatico e
remunerato, perché la prigione trasforma queste nostre risorse in
criminali. Ah, ecco: ma più di così? Ancora siamo al “che fare?”,
ancora questo sporco gioco del cinismo fra chi escogita le soluzioni
più deliranti e premiali (per gli aguzzini)? Per favore, lasciateci
adoperare il rasoio di Occam: chi tortura un coetaneo e lo stupra con
una pigna è già un mascalzone, un delinquente che non si limita ad
una sola atrocità: agisce in branco e in serie, è perfino incallito
al punto da recitare appena lo prendono la solita giaculatoria: non
volevo, non capivo, non ho fatto niente, posso andare a casa. Come
no: dopo una dozzina d'anni di galera dura e col sedere a tua volta
sfondato di pedate. Soluzione win-win: se serve a toglierti certe
abitudini dal cervellino bacato, missione compiuta; se non serve,
resti il farabutto che eri, non puoi peggiorare e almeno avrai pagato
e stai fuori dalle balle. Comunque vada, vince la società. Mentre
coi metodi alla don Mazzi e compagnia cantante, si sfornano solo dei
Pietro Maso ad libitum.
A pensarci in questi tempi, l'uso della legge del taglione non era brutalità, ma buon senso.
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