PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA
Anni fa, chissà se
qualcuno se la ricorda, ci fu una sofisticata fanciulla
temporaneamente abitante nel centro sociale più estremo di Torino la
quale, a un comizio, avvolta in cenci noglobal, prese a petardi il
sindacalista Giuliano Cazzola. Non successe niente, quindi andò bene
o male, a seconda dei punti di vista, e lei potè vantarsi: di
giacche Cazzola ne ha quante ne vuola, quello che conta sono le
giuste istanze dei lavoratori vessati e oppressi da un sindacalato
schierato al guinzaglio del sistema padronale bla bla bla. La
fanciulla, dopo una effimera stagione mediatica, venne prontamente
rinviata a giudizio e, dopo qualche tempo, altrettanto prontamente
venne assolta: avevano scherzato, non sono queste le cose gravi,
anche se volendo si potevano ipotizzare penalmente un sacco di cose.
Si seppe che la sofisticata pasionaria era figlia di un giudice,
proprio a Torino, e nessuno si stupì oltre. E poi, si sa, le
sofisticate fanciulle dei centri sociali si battono per una società
più giusta e meno sperequata. Ieri si è saputo che, da una
inchiesta su una associazione a delinquere finalizzata a spaccio,
rapine e lesioni, alimentata nell'ambiente degli ultras
dell'Atalanta, ci sta pure il figlio di un giudice. Chi indovina come
va a finire per quest'unico indagato, vince un abbonamento al Faro
(mi voglio rovinare).
Lo fanno Papa
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