PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA
A Torino il giudice di
Corte d'Appello nega la figlia ai cosiddetti genitori-nonni di Casale
Monferrato con una motivazione allucinante: assolti, è vero,
dall'accusa di abbandono risalente ad anni addietro, ma nel frattempo
la piccola si è adattata altrove e quindi non hanno più diritto.
Tradotto: l'errore giudiziario fa precedente e lo dovete scontare voi
vittime. In realtà il giudice in funzione di coscienza morale
ritiene che i due vecchi non possano crescere una figlia, e gliela fa
pagare. A Roma, il giudice di Tribunale riconosce l'adozione ad una
coppia lesbo in base ad un princìpio politico, di coscienza
politica: in termini freddamente analitici, nessuna delle due
famiglie è biologicamente naturale, non quella dei vecchi, non
quella omosessuale. Ma il giudice di Torino è diverso da quello di
Roma e qui non si prende la toga dell'accusa né della difesa, qui si
vuole solo far notare come siano ormai i giudici a stabilire, a seconda della latitudine, dell'estro, della convinzione personale, qualsiasi aspetto della quotidianità e della convivenza. Più leggi
il Parlamento partorisce, più il signor giudice fa giurisprudenza,
cioè decide come gli pare. La legge è disuguale per tutti, dura lex
sed cazzi tuoi.
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