Qui
in una nicchia di quieto dolore
Nel
dispiacere che non sai capire
Che
ti guarda coi suoi occhi di spine
E sai
già che non rinuncerai
Alle
continue rapine del mare
Al
suo gelido, scuro tepore
Che
qui giace, teso all'orizzonte
Risoluto
contro muri di pioggia
Sbatte,
rimbalza sulle ore
Sull'anacoluto
di un'estate
Bella
quando arriverà se mai
Qui
in attesa, lurido di pianto
Per
l'eroe che cade, che non è
Più
quello di prima e il suo coraggio
E'
ruggine, non lo salva la brina
Dell'orgoglio.
Ogni giglio spezza
Il
profumo nella sera che viene
Giunge
da campane, sale i ponti
Chiude
i conti, punge nelle vene
Che amaro splendore "Il Dispiacere". Splendida e difficile da sostenere.
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