PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA
Tiziano, di professione
"babbo di Renzi", ha il fisico del ruolo: la faccia, il
pizzetto, il berretto, lo chiamano "compagno di merende": e
allora via, nel mare aperto di una nuova inchiesta. Il problema è
che è sempre quello a farla, l'eterno aspirante John "mai una
gioia" Woodcock, uno che, purtroppo, produce molto e altrettanto
sfascia, l'esito delle sue avventure è immancabilmente un fiasco
clamoroso e questa è una delle poche certezze della vita. Finirà
così anche questa volta, perché l'ultima trovata è imbastita su
presupposti, metodi e connessioni logiche che perfino i Monty Python
scarterebbero. Difatti, se parlate con qualsiasi inquirente o
investigatore serio, esperto, razionale, ti dirà mettendosi le mani
nei capelli: ma che è 'sta roba? Ma ci sono i pizzettini con la "T",
recuperati dalla discarica e messi insieme con lo scotch, che altro
serve? Il babbo di merende è colpevole, tutti ladri, c'è solo una
alternativa honesta. Solita triangolazione: Un pm degno d'altra
causa, ovvero mestiere, indaga, "qualcuno" spiffera, un
megafono che vede indagati ovunque, tranne chi gli sta a fianco o
sotto, finalizza: nasce talmente solida, la faccenda, che già
cominciano ad accusarsi a vicenda, per fuga di notizie. Niente paura,
sputtanate, sputtanate, qualcosa resterà. "Grilled" il pm,
grillino il megafono, e così non si parla più delle malefatte senza
pizzini dei 5 stelle. Poi dice giudici e giornali sono indipendenti.
Da tante cose, di sicuro.
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