PRONTO, BUONGIORNO E' LA SVEGLIA
L'Islam sarà pure
religione di pace ma non basta ad escludere il terrorismo islamista
così come non basta osservare che nei centri ad alta densità
mafiosa c'è tanta gente per bene. Giorni fa sono alla conclusione di
un pubblico incontro quando dalla platea si stacca una giovane figura
velata; parla un meccanico ma dignitoso inglese, zero italiano; ma
hai capito quello che ho detto?, le chiedo. Più o meno, risponde, ma
il punto è che voi occidentali, voi italiani avete la fobia, vedete
terroristi islamici dappertutto, non è giusto, non è giusto.
Sarebbe da risponderle se le sembra questo il caso, che non c'entra
niente con le cose che ho appena trattato, ma preferisco lasciar
perdere per non imbarazzare i miei e suoi ospiti: sono giustamente
fieri della sua visita, e prima di cominciare l'hanno accolta con
tutti gli onori. Così mi tengo in gola
una replica maligna ma forse pertinente: tu sai chi era Giulio
Regeni? Pochi giorni dopo, un nuovo attentato, nel cuore di
Londra, a Westminster, 5 morti, 40 feriti; ultimo di una trama
infernale che ha visto aggressioni a una soldatessa all'aeroporto di
Orly, a un militare al Louvre, alla stazione dei treni di Dusseldorf,
al mercatino natalizio di Berlino, alla chiesa di Rouen dove hanno
sgozzato padre Jacques, al lungomare di Nizza, all'aeroporto e metropolitana di
Bruxelles, al Bataclan, al ristorante parigino, al supermercato
ebraico, alla redazione di Charlie Hebdo, alla discoteca di Orlando
in Florida, in un bar di Dacca, in un centro commerciale di Monaco,
contro due poliziotte di Charleroy in Belgio, a Reutlingen, ad
Ansbach a un concerto rock, e ci limitiamo al solo ultimo anno e mezzo. In
tutti questi casi, l'occidente “fobico” non ha fatto altro che
escogitare improbabili assoluzioni per gli stragisti, derubricati al
ruolo di depressi, inascoltati, vittime, condannando se stesso con
gli argomenti più deliranti, nonché accogliendo con entusiasmo
commovente chi gli dà del fobico. Nè dall'Islam di pace è arrivata
l'ombra di una presa d'atto, anzi più il sangue scorre e più sale
l'aggressività mascherata di chi, da ospite, detta l'agenda. Ma se
chi subisce non ha più neanche il diritto della paura e del
cordoglio, altrimenti è fobico, chi è votato alla missione di non
mettere mai niente in discussione e attaccare in ogni occasione chi
lo riceve, non sarà, eventualmente, un filo ossessivo?
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