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UN INCIDENTE ANNUNCIATO


Poche righe in cronaca: la procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per lo studente Domenico Maurantonio, precipitato da un hotel in una notte di gita scolastica. Incidente, dice la superperizia, che non sarebbe la perizia principale ma quella del più forte; la consulenza della difesa sosteneva altro: non è stata neppure presa in considerazione, il gip ha negato la perizia richiesta da un sostituto procuratore e un procuratore aggiunto. Se non è giustizia annunciata questa! Ma come sarebbe andata a finire si era capito subito: troppo bravo quel ragazzo, senza grilli per la testa - uno di quelli che a don Mazzi non interessano, non gli servono, troppo umili e disperati quei genitori che chiedevano giustizia con la testa fra le mani e non sapevano come vendersi ai media. Non sapevano neppure, meschini, che la giustizia è un lusso, costa cara. E si era capito anche dall'omertà dei compagni, da quella preside che infastidita diceva di non farla tanto lunga, insomma. Si, volendo si poteva capire come sarebbe andata a finire e a me non resta che riproporre il pezzo di due anni, la data su questo stesso blog recita "mercoledì 27 maggio 2015": non trovo proprio niente da correggere o da aggiornare. Caro Domenico, tu non avevi le ali e sei volato giù e io non sono affatto sicuro che sia stato un incidente, anzi sarei propenso a credere il contrario, ma cosa conta una carogna insoddisfatta come me? Posso solo unire la mia amarezza alla disperazione di due genitori troppo soli, troppo umili, troppo per bene in questa Italia infame dove se hai la dignità, il pudore del dolore, non vai da nessuna parte e non meriti nessuna giustizia, neppure la considerazione della compassione.

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