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JADIS, PROFUMO D'INCANTO


Nella loro fissità i luoghi ci segnano. Ci attendono impassibili fino a che non li raggiungeremo ancora: allora lo specchio di ciò che siamo stati si confonderà nel nostro presente, disorientandoci. C'è un posto a Civitanova che per me ha significato tanto prima di evaporare: qui i primi tentativi di reading, gli incontri con il piccolo pubblico affezionato, qui le prove di volo e le complicità che non dovevano finire mai. Ma volere bene non è abbastanza, e le sue mutazioni non più mi sono appartenute. Ma passavo e ripassavo e l'ultima, giorni fa, mi chiamava e sono entrato e chi l'abitava, un po' stravolto, mi ha accolto a entrare. Il posto adesso è un piccolo reame farcito di confetture, vini, delizie infallibilmente fatte in casa. Aggirandomi così per le zone - una bottega può essere un deserto, o un mondo, assaporavo atmosfere, già dal soffitto a piovere, lungo le pareti, sul pavimento fragrante, nell'aria i rimpianti si mescolavano all'eccitazione di una rinascita; non lo so quanto siamo rimasti, mia moglie ed io, lì a chiacchierare con i nuovi sovrani del piccolo castello, ma era una familiarità fatta di slanci che il ritorno alla trasfigurazione imponeva. Siamo usciti donati di due vasetti, ed uno, la confettura di pera, manteneva tutte le sue premesse ma l'altro, l'altro mi lasciava diffidente: cosa ci cavo da una marmellata di birra? Ma la cautela è evaporata al primo cucchiaino, fattosi cucchiaiata: im-per-di-bile! E così v'invito a scoprire Antica Conserviera Jadis, incanto dove il lamento dei ricordi mi diventa seducente gelatina.

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