Noi siamo quelli che non
sono
Siamo i cani zoppi nella
pioggia
Dei troppi sorrisi
arrugginiti
Siamo i passi soli nella
notte
Che evaporano in suoni
d'ovatta
Siamo quelli che non sono
mai nati
I segreti più squallidi
e traditi
Gli orgasmi interrotti
della vita
Siamo i fantasmi, spugne
di dolore
Scemo sul divano, rotto
in terra
I fiori appassiti al
cimitero
Ignorati dai visitatori
Gli eroismi ignoti,
compatiti
Dai profeti dei sani
egoismi
Siamo i casi clinici,
reclusi
In noi stessi, implosi
nel disuso
I dannati vorrei ma non
posso
Che stanno antipatici
agli dei
Siamo quelli che adesso
han sempre torto
I folli riscoperti dopo
morti
Noi siamo ciò che non
siamo stati
Figli d'uno sbaglio,
foglie al vento
Ogni tanto voliamo, ma
per finta
Film immaginati solamente
Il colmo della sfiga che
diverte
La gente che si sente
migliore
Se ci fruga nelle piaghe
aperte
Siamo malinconia senza
colore
Vestiti male nei giorni
di festa
Il disperato esserci a
ogni costo
Per poi pentirci,
ritornar nel cesto
Degli addii fatto apposta
per noi
Siamo numero. Anime di
nebbia
Ammalate di scabbia. Vite
minime
Destinate a
un cammeo di lacrime
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