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SPEGNETE, STUPRATE


Voi straziate anche la mia gioia
Che non può più ammettersi, sperare
Voi straziate anche la mia noia
Che non può sdraiarsi sotto il sole
Voi stuprate musica, parole
E sorrisi e fremiti di vita
Voi negate ingenuità all'amore
E la dignità di una sconfitta
Che sta in una scelta e nel riscatto
Rinchiudete il mondo di follia
Amputando l'ultima poesia
Sia quello che sia, non vi fermate
Fosse almeno il pianto di un bambino
E non serve accogliervi, abbracciarvi
E non serve una preghiera insieme
Dentro un nascondiglio di brughiera
Voi che d'isteria portate il seme
Voi spegnete il cielo dallo sguardo
Di una donna, voi che già ignorate
Qual è il peso della libertà
Della fogliolina che germoglia
Voi straziate anche il mio dolore

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