Sono sinceramente deluso, ma anche costernato, ma anche, lasciatemelo dire, un po' indignato: possibile che nessuna anima solidale dell'umanità alternativa difenda la reporter calciatrice (di profughi)? Perché, dopo l'operazione simpatia per Schettino (per due inchini...), Scattone (per due fucilate...), Corona (per due foto...), Martina (per due schizzi d'acido...), del Cocoricò (per due pastiglie...), della famigliola Casamonica (per due petali di rosa...), lei niente? Non è giusto, per due pedate, paga per tutti, il problema è ben altro, lei è una vittima, la attaccano in quanto donna, non si può criminalizzare una professionista, una giornalista, una donna per un momento di stress, e poi si è già pentita, cosa si risolve a licenziarla se non a creare nuova disoccupazione? Ma non ce l'hanno un don Mazzi da quelle parti, non ce l'hanno una classe di opinionisti amici degli amici, purché famigerati? No, da quelle parti notoriamente non hanno cuore (non c'è più religione, è morto perfino il mito dei nordeuropei tolleranti, progressisti, evoluti) e allora la si potrebbe rifugiare qui, in Italia, a CasaVespa, sotto l'egida del servizio pubblico e nel nome del doveroso giornalismo, anche se il servizio probabilmente è più per la Sipra, un po' boccheggiante. Garantito che “la bella Petra” farebbe un bigger boom di ascolti. E poi, se non conosciamo il petrapensiero sulla vita l'amore i migranti, ci perdiamo il meglio, la nostra crescita spirituale e informativa ne esce menomata, che scherziamo? (per gli scalciati, può bastare un fugace collegamento mentre corrono)
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