Se adesso scrivo un pezzo dove dico che Corona è un impunito cosa risolvo? Niente perché la gente mi dà dal rosicone, del fissato, ridono e non capiscono che il farla franca di un parassita di lusso è una vergogna che si riverbera anche sulle loro vite da niente. Se scrivo che in galera ci stanno 65mila detenuti in condizioni inumane, poveri cristi di ogni colore, esattamente come quando l'innocente Tortora denunciava lo scandalo trent'anni fa, e che un terzo di questi sono in perenne attesa di giudizio e che statisticamente un altro terzo alla fine sarà assolto, cosa risolvo? Niente perché alla gente i numeri non interessano, interessa il vip che è privilegiato, difeso da altri vip che si riconoscono nella sua condizione e magari ne temono gli archivi, le soffiate. Se scrivo che a sbattersi sconciamente per l'ingiustizia in pro di un simile personaggio sono stati i feticisti della giustizia e della legalità, cosa risolvo? Niente perché la pubblica opinione nulla sa e nulla vuole sapere e questo spettacolo chiede e questo merita. Se ricordo le imputazioni di Corona, le sue recidive, le condanne definitive a 13 anni, nemmeno un sesto dei quali scontati, cosa risolvo? Niente perché la morale è precisamente come la legge che è “come la pelle dei coglioni, va dove la tiri” come mi insegnò un giudice tanti anni fa. Se scrivo che è penosa
questa farsa dei forcaioli schiumanti che si scoprono garantisti
fantasia, cosa risolvo? Niente, mi insegnano subito che “la
sentenza è eccessivamente severa, quelli sono reati lievi”, loro
hanno studiato alla Google University, alla Wikipedia University. Se scrivo che mi dà la nausea questo don Mazzi con il suo impero di recupero, questa discarica di farabutti e assassini impuniti ma vip che lui usa per la sua schifosa pubblicità, cosa risolvo? Niente perché in Italia tutti sono cattolici perdonisti a cominciare dagli atei. Se scrivo che vorrei una giustizia diversa, fatale per questo mascalzone che come primo atto di libertà ha twittato che lui in carcere non torna più, per dire che l'ha messa in culo ai deboli, ai giusti, cosa risolvo? Probabilmente un anatema da questo papa incredibile, assurdo, capacissimo di ricevere in udienza privata la pecorella recuperata. Se scriverò che mi vergognerò di un presidente che gli concederà la Grazia cosa risolvo? Niente, mi verrebbe subito in casa la Digos, a me, e quindi non lo scriverò mai. Se scrivo che la palla delle condizioni di salute riporta a tracotanze mafiose, cosa risolvo? Niente, certificherei solo la sua statura di balordo. Se scrivo che la giudice che ha mollato la libertà a questo mercante di carne femminile è come minimo discutibile cosa risolvo? Niente, passo solo da sessista, maschilista e fobico. Se scrivo che il computo relativo allo sconto di pena è calcolato in modo abusivo e riferito in modo bugiardo dai giornali, cosa risolvo? Niente, che rottura di coglioni, ma dove vivi tu, possibile che dopo 25 anni che fai questo mestiere non hai ancora imparato in che mondo annaspi? Se racconto di mio padre, finito fallito a avendo subìto una truffa e una rapina a mano armata, le imprese in cui si aggirava il Corona, perseguitato senza fine dallo Stato, indomito nel consumarsi fino a morire pur di riscattarsi, di ripulire il suo nome ingenuo e leale, cosa risolvo? Niente perché i primi a rinnegarlo, a negargli il saluto furono i suoi fratelli, il suo stesso sangue che tante volte lui aveva tamponato, aveva aiutato. Se scrivo che capolavori come questo, ma detti alla maniera di Sciascia, fanno ammalare, tolgono la voglia di scrivere e di commentare, cosa risolvo? Niente perché a me nessuno mi legge e quasi nessuno mi fa scrivere, io sono come mio padre, imbarazzante e patetico, un perdente per vocazione, morirei per onestà come nella canzone di Battisti e questa è davvero una colpa che non merita nessun perdono, nessuna impunità.
spero almeno che finisca nel dimenticatoio....lo so, lo so, è una speranza da fesso!
RispondiEliminaprima o poi mi aspetto anche una fiction da prima serata su sky stile gomorreide.
RispondiEliminavit