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DISTESE NEL CUORE


Il rimorso un giorno spegnerà
Nelle spire della dissolvenza
Nell'indifferenza di un addio
Dal silenzio sbronzo d'agonia
Tutto allora non sarà esistito
Dal primo vestito di placenta
Fino all'ultimo dolore di pianta
Tutto: le fitte dell'amore
Il profumo dei prati infiniti
Dove rotolarsi nel colore
Della vita gravida di sole
Tutto, le canzoni, le parole
I tramonti dipinti davanti
Al più tragico degli orizzonti
Le frasi più illogiche e geniali
I peccati luridi o veniali
Tutto. Dal respiro al torpore
Della febbre che non vuol passare
Tutto. Le tue foglie gialle
Sopra gli occhi e dietro un ebbro gioco
Tutto quello che ancora non smette
Di chiamare ed urla mentre scava
Ed è il tarlo di una voce cava
Che risale da colpe lontane
Ma il rimorso infine spegnerà
Senza che sia stata mai cagione
La ragione che lo partorì
Di lacune distese nel cuore
Tutti i mondi che dentro difendo
Da una vita e per la vita tento
Di tenere vivi in mezzo ai rovi
Dove vanno giochi già spezzati
Il clochard l'ultimo sguardo chiude
Nel viavai di genti indifferenti
Dentro e fuori dal ventre dei bar 
Claustrofobie metropolitane
Sopra i trampoli delle puttane
Nelle notti che a tassametro
Gocciolano piano incontro all'alba
Che riaccende la città, i suoi tetti
Le finestre, le chiese e ringhiere
Di balconi che non sogni più
Perché tutto, tutto adesso fu
Tutto si disperde nell'attesa 
Di un'attesa, tutto ti rimorde 
Della vuota fame di una scusa
Ch'è franata insieme ai tuoi bersagli
Vortici disfando di spiragli
Di coscienza che mentre si scopre 
Viva è lì che muore senza pace
Di distanze che coprono il mare 
D'immenso danzar da riva a riva
Mare grande di suoni vermigli
Che fanno ondeggiare al canto i gigli
E se gli occhi miei guardano giù
All'ultimo volo che da solo
Si fa sempre, mi perdonerai
Questo è tutto, sai che non vorrei
Dirti questo, però adesso vai
Che devo tornare in fondo al mai

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