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CRITICA DELLA RAGGION PURA


“C'ha raggione, c'ha raggione”. Grillo può fare tutto e il contrario di tutto, può dire e disdire, fare il contrario di quello che dice, dire il contrario di quello che fa, ma c'ha raggione. Può prendere a martellate i computer prima di totemizzarli, e c'ha raggione. Può trattare, metaforicamente, Bruno Vespa allo stesso modo, e c'ha raggione. Può saper niente di ambiente, energia, economia, tecnologia, democrazia, può dire di no a tutto, notav, noexpo, no inceneritori, no nukes, sì web (quello non inquina, quello non è in funzione delle altre fonti); e c'ha raggione. I testi, le dottrine, i dati scientifici lo smentiscono? Ma no, tutta propaganda, tutto regime, quello che sai è falso, quello che non sai è vero, siamo in guerra, ma c'è la rete che protegge e ha sempre raggione, come il Verbo, e siccome la rete è Grillo gli algoritmi tornano. E chi non ci crede è un maiale, bisogna pulirsi la giacchetta se ti sfiora, come faceva il dittatore Mobutu coi bianchi, è un miscredente da eliminare ovvero l'argomento preferito dai fanatici: con noi o contro di noi. Grillo non è fatto per il dialogo, oscilla, naviga tra suggestioni nazimaoiste, tra populismo e razzismo belga, ma c'ha raggione. L'orgia della rete gli è servita a tenere a bada gli adepti ma poi ha capito, come spiega Aldo Grasso, che doveva tornare “back to the roots”, alle radici televisive per accalappiare il pubblico-elettorato generalista che non naviga. E allora ha mendicato, ma con l'aria di degnarsi, l'ospitata zoofila a “Porta a Porta”. Il Grillo e la Vespa. E c'ha raggione. Perché c'ha raggione? Perché “gli altri rubbano tutti”. Magari rubba anche qualche grillino, visto che se lo dicono tra loro. Magari non rubbano in proporzione, non essendo ancora entranti nel grande gioco dei carrozzoni di Stato, delle lottizzazioni di governo. Magari ci sono tanti luoghi in cui rubbare e tanti modi per rubbare e tante cose da rubbare, tempo, fiducia, diaria parlamentare al netto della restituzione che nessuno mai capisce se e a quanto ammonti. Magari, dietro l'ossessione dell'onestà, pure loro si danno da fare e un giorno lo scopriremo. Magari molti sono transfughi dai partiti marci, dei quali portano lo stigma e non basta un microchip sottopelle a guarirli. Però gli altri rubbano tutti, c'ha raggione Grillo, e c'ha raggione. Bastasse dire che il sole splende in cielo, saremmo tutti scienziati così come, bastasse dire che il bene e buono e il male è cattivo, saremmo tutti pontefici. Ma ci son di quelli che così raggionano: “Voto Grillo per fare un dispetto agli altri, che rubbano tutti e lui lo dice e c'ha raggione”. Non importa se in 15 mesi di Parlamento i grillini non hanno combinato una beneamata minchia, mostrando una incompetenza di geometrica potenza. “Io lo voto poi si vedrà, ha ha ha”. La democrazia elettorale come goliardia, provocazione, irresponsabilità, irrazionalità, senilità adolescenziale. Ulula Grillo: “Siamo già al 30, al 50, al 70 percento, vinciamo l'Europa poi ci prendiamo l'Italia”. Latrati che dovrebbero far rabbrividire invece fanno ridere, siccome nella vita di prima Grillo era un comico. Alla fine vedremo se la profezia di Beppe è di quelle che si autoadempiono, ma se non succede sarà un gomblotto: la rete non può sbagliare. Perché in principio era la rete e la rete era presso Grillo e la rete era Grillo. Che c'ha raggione, c'ha sempre raggione.  

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