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UNA SPIETATA OPPORTUNITA'


Dunque, Berlusconi va, dal 9 maggio, ad assistere i malati di Alzheimer. La notizia si presta ad infinite ironie da twitter, io invece voglio restare serio. Questa è una malattia spietata, è la morte consapevole e progressiva, è sapere che il buio ti sta inghiottendo fino a che un giorno non saprai di restartene rannicchiato in posizione fetale, vecchio grinzoso bambino. Uno come Berlusconi, del quale tutto si è detto e tutto si può dire, ma non che sia uno sprovveduto o un demente, ha davanti a sé, nell'età in cui di Alzheimer ci si ammala, una umiliazione che è anche una opportunità spietata: misurarsi col dolore vero e senza scampo, il più umile, il più dimenticato. È una esperienza che può cambiare un uomo, anche ricco sfondato, anche spregiudicato come lui. È tornare su questo pianeta, fatto di ingiustizia, di sconfitta, di lacrime. Nel mio piccolo, so di cosa parlo. Uscito, giovane viziato, dall'università, rifiutai di infilarmi in una divisa e non per antimilitarismo, ma perché volevo qualcosa di diverso; lo trovai in una casa accoglienza, casa del dolore, piena di tante sofferenze diverse e tutte uguali. Velocemente quella dimensione mi cambiò la vita e cambiò i connotati della mia mente, o, se si preferisce, dell'anima. Restai a lungo legato a quel luogo, poi la vita mi richiamò in servizio ed io obbedii. Ma porto con me ogni momento di quel dolore, e non l'ho mai rinnegato. Se qualcosa di buono, e sottolineo se, ho mai combinato scrivendo, tenendo compagnia a chi mi legge, è passato sicuramente da quel posto. Oggi Berlusconi ha la dannata opportunità di misurarsi, dopo le donnine e i jet, i miliardi e le feste, con lo squallore che non lascia parole. Ci riuscirà? PS - Per favore, astenetevi da commenti andanti. Non per me o per l'ex Cavaliere, ma per quei bambini raggrinziti.  

Commenti

  1. Penso che il cavaliere vedrà tutto questo di striscio,di passaggio.Perchè comunque non è uno qualsiasi.Passerà dalla clinica giusto per "timbrare"e farsi fotografare con qualche malato.
    Poi si può sempre sperare in qualche miracolo o illuminazione,ma la vedo dura.
    Per quanto riguarda la malattia o le malattie,beh,sarò ipocrita o superficiale , ma di qualcosa dobbiamo pur morire.Morire di vecchiaia a 90 anni nel proprio letto è un gran privilegio che forse,e sottolineo forse,si può cercare con abitudini sane,ma tant'è...

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