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ENNIO FLAIANO


Andate a scoprirvi Flaiano. Scoprirvi, scoprirvi, tanto non lo conosce nessuno, come tutti quelli troppo citati. Andate a cercare Flaiano nei diari, nelle recensioni, nel guazzabuglio di riflessioni spicce. Tre frasi. Una riga. Una lunga cronaca teatrale. Flaiano scrive femminile, con morbosa sensibilità femminile, basta una foglia d'autunno ad annientarlo. Allo stesso tempo è cinico, vulnerabile e vissuto. Illuminazioni di un lampo. Riflessioni come arabeschi e poi, alla fine, sempre, una morale ch'è una crepa al cuore. In questo abruzzese geniale, la malinconia albergava. La solitudine si acuisce nel girare, girare per non sentirsi solo e poi scoprire che sei stato peggio che solo, sei stato in compagnia. Girare per sentirsi più solo, più staccato. Ma la sua prosa trasuda intelligenza (e il genio anche di quella è fatto, non solo d'intuizione, l'intuizione va poi sistemata, sistematizzata), ed è salutare scorrerla per imparare a scrivere chiaro, leale, incisivo. Flaiano è italiano, permeato di colpevolismo cattolico che sfoga nella sensualità, e lo sa; accarezza il grottesco e lo fa come nessuno. Ma è anche l'anfitrione che vi conduce nei segreti di opere troppo a lungo attese e disattese: le sue osservazioni su Carmelo Bene sono imperdibili, un cortocircuito di due italiani superiori. E poteva parlare, nel '58, di froci, di lesbiche e di negri senza che nessuno si sognasse di censurarlo, di appiccicargli addosso gli asterischi del politicamente corretto.

Flaiano porta addosso come un paletot un odore di anni '50, di luci al neon e depressione e primi freddi d'autunno e stazioni ferroviarie e umanità squallida e tappeti di foglie sparse e di Roma radiosa, torpida e inafferrabile e atroci stanze d'albergo e mutazioni e rimanenze e dell'inguaribile inconsapevole compiaciuta volgarità degli uomini e dello spirare di stagioni che s'inseguono e insomma di tutta quella vita che scorre, scorre, scorre inesorabile verso il suo destino di morte. E lo sappiamo, ma arrivarci con un simile compagno di strada è un po' meno spaventoso, un po' più accettabile.  

Commenti

  1. Flaiano l'ho scoperto pochi anni fa ed è stata proprio una rivelazione.
    Me ne ha fatta venir voglia proprio Carmelo Bene.Durante un suo one man show da Costanzo ne consigliava vivamente la lettura.
    Dove potrei leggere le osservazioni di Flaiano su Bene ? O se preferisci,cosa ne dice ?

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