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"IL TUO LIBRO MIGLIORE..."

ebook, disponibile via Amazon, Smashwords, ecc. 

Qualcosa è cambiato a Milano? Sì, adesso i telefoni prendono anche nella metro, e non sono più telefoni ma piccoli computerini, smartphone li chiamano. Risultato: faccio una pausa mentre leggo il libro sulla rossa verso Turro, mi guardo intorno ed è tutta una massa di  smanettoni che pigiano compulsivamente gli smartphone; senza distinzione, studenti, impiegati, pensionati, extracomunintari, tutto un su e giù con i pollici con gli sguardi da pesce surgelato.
Io per adesso sono un salvato, uno di quelli che vengono da fuori, dalla provincia, usano la città da lunedì a venerdì e poi via a casetta. Ma so che può essere un attimo, una ristrutturazione aziendale, un licenziamento e in un attimo (o attimino?) si passa dalla parte dei sommersi. Cosa mi ha fatto questo libro? Mi ha sconvolto, sì, ma non basta, mi ha fatto non aprire gli occhi (quelli non li ho mai chiusi), però ora vedo con occhiali diversi questa città. E poi sai una cosa? mi ha fatto anche una paura della madonna questo libro, però in modo sano, salutare; esiste una paura sana? sì, adesso lo so. Non è vero che è solo un libro cupo, senza speranza, è anche un libro che apre la mente, che ti permette di vedere la realtà da nuove angolazioni. Mentre procedevo nella lettura ho pensato a quello che Bob Dylan disse della sua Like a rolling stones:
"Una struttura assai vomitosa, un pezzo ritmico su carta tutto incentrato sul mio odio e diretto a un fine onesto. Perciò non era odio, ma dire a qualcuno una cosa che non sapeva, dirgli che era fortunato. Rivincita, forse, è un termine più corretto".
Per quanto mi riguarda il tuo libro migliore, soprattutto il capitolo dieci anni dopo.
Sandro, Seveso

In questo periodo sto anche rileggendo le storiacce di Scerbanenco, quindi ero già sintonizzato sulla giusta frequenza per leggermi Milano funeral. Che dire, si respira l'asfalto, la nebbia, le notti sinistre della milano divorata e non più da bere; il viaggio lungo Viale Padova è una cronaca da maestri, anche quando tutto sembra tranquillo, sempre in sottofondo quella percezione di un pericolo imminente, quella inquietudine che ti fa accelerare il passo, andare di fretta, quante volte l'ho provata, e sì che era mattina o pomeriggio e stavo lì per questioni di lavoro. Trovarla scritta così, nitida e lucida mi ha fatto impressione, mentre leggevo mi sembrava di essere lì, a consumare la suola delle scarpe metro dopo metro.
Poi i ricordi della scuola, e quanti brividi a riscoprirmi pure io davanti alla mia scuola superiore (quante volte l'ho fatto), e sentire i fantasmi dei compagni, dei professori, di ciò che ero. Ma per me tutto in sottofondo, come una lieve traccia sulla neve; invece scritto così, un caleidoscopio di emozioni, una esplosione di ricordi che si accatastano; leggendoti mi sono trovato anche io dentro al mio passato e l'ho sentito come un treno che arriva a velocità folle, per travolgerti; lo senti arrivare, ti prepari allo schianto, e poi solo un gran rumore, un vento forte ed eccomi ancora qui, travolto dal passato ma immerso nel presente. Questo libro meritava ben altro destino. 
firmata, Milano

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