Passa ai contenuti principali

IL FARO 34


Questo difficile rapporto con lo Stato, con i suoi sprechi, le sue inefficienze, le sue caste, le sue pensioni, superpensioni, pluripensioni, che ancora ci tormenta. Questa difficile diffidenza verso un settore privato che d'altronde ce la alimenta, che sull'inefficienza pubblica specula, e prospera, spesso all'ombra dello Stato stesso. Questo difficile rapporto con le rovine, le disgrazie, le vittime, che impazziscono, diventano subito protagonisti orrendi, grotteschi, tristissimi nel loro esibirsi. Questo difficile rapporto con la fede e i suoi ministeri, dal perdono alla penitenza, dati in pasto così, svenduti, smembrati. Questo difficile rapporto con il passato, che non passa, che ci vuole “post” per dire sempre così, come prima, come domani. Questo difficile rapporto con la giustizia, con chi la amministra, la veste, se ne ammanta, e troppo spesso non ne è degno, non è migliore dei malandrini che insegue. Questo difficile rapporto con l'informazione, i suoi spionaggi, la sua incapacità di informare, la sua mediocrità, i suoi scherzi telefonici, le imitazioni, le pagliacciate spacciate per spettacolo spacciato per informazione. Questo difficile rapporto con il turismo, che si alimenta di sagre e bancarelle, coi musei, eterne fucine di ruberie e varietà miserabile, coi visitatori, che spaccano le mani alle statue e nessuno dice niente, perché non c'è niente da dire, perché bisogna... perdonare??? Questo difficile rapporto con quelli che siamo, che non vorremmo essere, ma che fortissimamente non rinunciamo ad essere. Come ne usciamo? Con le preghiere e i digiuni, che nessuno fa. 
Sul Faro n. 34, in spedizione agli abbonati da sabato 14 settembre. Sempre più elaborato, colorato, artistico, informato. Sempre più Faro. 
Il Faro, il settimanale di MDP

Commenti

  1. Napolitano, l'uomo che vuole perpetuare in eterno una politica che ci sta portando nell'abisso, uno dei peggiori presidenti dell'Italia repubblicana, dopo avere stravolto la Costituzione prendendosi in via di fatto poteri che non gli appartengono, imponendo premier non eletti, maggioranze contrarie al volere degli italiani, difendendo la macchina burocratica pubblica (vero governo del paese)nomina 4 senatori a vita inutili e Amato (super pensionato con 31 mila euro/ mese e relitto storico) giudice costituzionale, 400 mila euro l'anno !
    possibile che questa cariatide, rieletta dai partiti disperati come estremo baluardo contro il loro collasso e dello stato da essi stessi occupato, non scompaia ?

    RispondiElimina

Posta un commento