Il vecchio col cappello
Cammina in fondo al viale
Pieno di foglie gialle
Cammina nel suo male
Dall'orgoglio redento
S'attarda, lento e solo
E guarda piano il mare
E ci trova suo figlio
Che d'acqua gli sorride
Lui risponde, ci prova
E corrodersi sente
Quel che resta del cuore
Quel che non fa rumore
Non si ferma, va avanti
Sulle orme del vento
Che gli mormora estati
Gli riporta segreti
D'una luce lontana
Verdi infarti, risate
E coperte di voci
D'imperdibili amici
Tutti quanti perduti
Ed il vecchio di marmo
Non li cessa i suoi passi
Non smette la sua informe
Via crucis quotidiana
D'inutili stazioni
Cammina sotto al cielo
Sopra i vetri del tempo
Sangue ingoia e le gambe
Come tronchi si sente
Ladra gioia rivanga
Dietro un velo di fumo
Che fugge dalla pipa
Stanca locomotiva
Che trafigge la pioggia
Ruba un sospiro, lava
Lacrime dagli occhiali
E un crimine gli sembra
Questa ingrata vecchiaia
Che finisce nell'ombra
Di tutto ciò che ha
amato
Ecco la vita infame
Che presenta il suo conto
Ecco la vuota fine
Che rende tutto assurdo
E' tardi ora, scolora,
Di blu il mondo si trucca
Ma il vecchio avanza
ancora
Nel sordo suo sgomento
Senza forza cammina
Ch'è vicino l'arrivo
Sulla riva d'un marzo
Ormai l'ultimo invano
Ricordando Daniele, addormentatosi in mare dieci anni fa
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