Io
non lo so, e può darsi benissimo, che il sindaco di Forte dei Marmi
sia un coglione dal ciuffo abbronzato che pensa solo ad apparire.
Però so che Forte dei Marmi non è una località come le altre, è
una di quelle con un nome da difendere, un nome che è una griffe,
che fa tradizione e fa mito. Tutelarne il decoro dovrebbe essere
apprezzato in una località che di turismo, e quindi di decoro, vive.
Invece la sinistra di cui fa parte lo mette in croce perché quello
stronzo del Buratti, sindaco bagnino, ha messo una rete
metallica che da pochi giorni recinta i primi dieci metri di
fondamenta del pontile, teatro di passeggiate più o meno illustri,
da cui le accuse farneticanti di briatorismo e, si capisce, di
fascismo e capitalismo. In verità, in quel tratto di pontile
ambulanti e non ci vanno serenamente a pisciare e a cagare, una
discarica a cielo aperto e immaginatevi gli effluvi a 40 gradi. Ma
per buona parte del partito, il PD, tutto doveva essere lasciato
com'era, merde comprese, guai a chi le tocca altrimenti è razzismo e
abbiamo una utilissima Kyenge che vigila. Poi ci si son messi i soliti
rompicoglioni della Fiom-Cgil, che mascherano i centri sociali in
odor di brigatismo, e siccome questi hanno il verbo (e le spranghe)
in tasca, non 'è dubbio che si tornerà allo status quo. A
dimostrazione che il tanto sbandierato buongoverno della sinistra è
da tempo una favola, poteva reggere nelle regioni rosse prima della
globalizzazione, poi è andato in crisi perché l'afflusso di
provenienze poco inclini a condividere le ragioni della socialità
mette in crisi il populismo paternalista della sinistra. Un sindaco
deve tutelare la sua città, consapevole delle specificità che
racchiude, o deve lasciar andare tutto in vacca? Deve reggere il
turismo o deve ammazzarlo, come a Porto San Giorgio che ormai è un
mortorio in spiaggia come nei vialetti maltenuti dove i ciclisti
travolgono le anziane e fuggono, ma se lasci una Vespa un minuto dopo
le ore 19 parcheggiata sul lungomare fioccano le multe, perché
sarebbe “isola pedonale”, che peraltro nessuno osserva? Ci vuole
senso della misura, elasticità a governare qualsiasi luogo, in
particolare nelle località balneari occorre saper bilanciare
l'ordine con quel po' di confusione che il turismo comporta. Mi pare
che a sinistra, vedi Pisapia a Milano, metropoli spiaggiata non
turistica, s'imponga sempre più la schizofrenia: tolleranza mille
per importati, stato di polizia per gli indigeni. I pochi che ragionano non hanno vita facile, anche a Padova c'erano i parassiti dei centri sociali che ignobilmente difendevano i quartieri-ghetto dove si spacciava e che minacciavano di contagiare l'intera città, e il sindaco Zanonato ha dovuto sudare per tirare dritto nella sua opera di bonifica e di argine. Ma l'ha spuntata, l'hanno odiato come fosse Priebke ma dovevano fargli un monumento. Il Buratti bagnino
sarà anche uno stronzo, ma io nella crociata contro gli stronzi,
ovvero contro la trasformazione di una spiaggia conosciuta in tutto
il mondo in discarica multietnica, sto idealmente con lui. Pazienza
se il PD-Fiom-Cgil non è d'accordo.
ben detto !
RispondiEliminaA me fa sempre effetto vedere qualcuno che in questa sinistra di parolai......opportunisti...vigliacchetti.........cacci le palle per dire o fare qualcosa di giusto senza preoccuparsi di una presunta purezza ideologica.......Qualcuno che non straparla di cazzate tipo terzomondismo....decrescita felice....accolgienza totale...pace univresale........e poi si dimostra solo vigliacchetto e permissivo..........
RispondiEliminaL'ho visto fare anche ad un sentatore...Esposito...che ha detto che quelli che partono per andare a menar mazzate il Val Susa sono solo deliquenti che si meritano le manganellate.......Anche lui (per sua stessa ammissione) è stato attaccato e isolato dal suo stesso partito (è divertentissimo quello che dice dei 5 Stelle e dei suoi colleghi Civati e Puppato)........
concordo.
RispondiEliminaVp