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SILENZIO, PER FAVORE


La morte ha bisogno di silenzio
Non di pazzi applausi da fiera
O di assurdi soli di cartone
Per scaldare una televisione
Al massimo, del rumore d'un fiore
Spezzato dal soffiare del vento
Della pioggia che scende nel cuore
Quando s'è disciolto chi t'abbraccia
La morte ha bisogno di spirare
In se stessa, com'è giusto che sia
Di riposare nella rassegnazione
Di chi ha colpito, ed è il solo ad avere
Il diritto di portare le bare
Di custodire il lutto sotto il cielo
Di sentirsi distrutto come un velo
Lacerato da un volere invano
Non è uno spettacolo la morte
Non è forte!, un divertimento. È
Ricettacolo di dolore spento
Un momento corto, irripetibile
Fragile e tagliente come vetro
Che manda in frantumi ogni riscossa
E chiede di fare un passo indietro
Dall'assurdo pasto che ne resta

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