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PURO MARKETING


Io lo capisco. Le elezioni sono una grande liturgia laica, una grande messa in culo, c'è gente che proclama urbi et orbi “Ho svolto il mio dovere di cittadino” e non sospetta d'aver pavlovianamente obbedito non a un diritto ma, appunto, a un dovere che li riduce da cittadini a sudditi. Se non ci credete, immaginatevi chi si fregherà le mani ad ogni “cittadino” che li rivota, temendo altrimenti di non essere abbastanza tale. Io lo capisco, c'è chi non ha altro, possiamo essere eroi solo per un giorno. Io lo capisco. Il problema è chi non lo capisce. Il problema della destra, per dire, al netto che è piena di figuri, cosa nient'affatto pregiudizievole oggi, è che non hanno il senso del marketing. Non lo capiscono proprio, e sì che sono la destra affarista, industriale. I giovani votano TUTTI a sinistra, perché va di moda, perché si sentono in dovere di farlo essendo giovani, perché li fa sentire giovani, proiettati nel futuro. Comprano la sinistra come uno smartphone o i dischi di Annalisa. Non sanno un cazzo, in magna parte sono ritardati culturalmente, eticamente e moralmente, hanno teste fasciste e fanno cose fasciste, ma si mettono a posto la coscienza che non hanno. Sono suggestionati dai poster. Ingroia, che non è nessuno, si è buttato sul sudore del quarto stato, del proletariato in marcia, su Che Guevara, che ha sempre il suo perché. Grillo puzza di sovversione, di notav, di violenza, di stato etico, di nazionalizzazione totalitaria e giustamente lo acquistano in massa (e la sinistra istituzionale non si smarca mai completamente, sta bene attenta, e fa benissimo, a mantenere un retaggio storico, una comprensione subliminale, sottotraccia, da compagni o grilletti che, forse, non è detto, vediamo dove tira il vento, sbagliano). Sono miti che non passano, usurato sicuro. A tutti, specie se giovani, piace sentirsi dire che, se non lavori, il Leviatano ti mantiene basta che non prendi iniziative. Alla fine, il Moloc che ti divora è la soluzione migliore, no? Giannino diceva il contrario, era un prodotto colorato e stuzzicante, solo che poi l'etichetta ha mostrato una tracciabilità cialtrona. La destra, da contrapporre a tutto questo, cos'ha? Un vecchio bavoso, ritinto, che chiede alle hostess “Lei gode? Spruzza? Quante volte viene?”. Roba vecchia. Questa sì decrepita. Da museo. Da muffa di terza visione, tipo i filmetti maschilisti di Lando Buzzanca. Han fatto un partito chiamato “Fratelli d'Italia”, io dico che bisogna essere deficienti. Una di trentacinque anni, cogli occhi fuor dalle orbite. Quando si dice nascere ottantenni. Sono ancora lì a sventolare i dagherrotipi. Così le elezioni non le vinci.

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