La
mia ottantenne madre in un momento di noia s'è tuffata per la
strada rompendosi tutta: reparto ortopedico. Il reparto ortopedico è
un'esperienza surreale, che tutti dovrebbero fare almeno una volta
nella vita. Per forza di cose è il reparto più decrepito
dell'ospedale, in gran parte femminile. Tutto un ossario vivente di
vecchie che si sono praticate le mutilazioni più impensabili, mi ha
detto il primario: “Io a volte rimango affascinato, neanche i
trapezisti al circo!”. Tutte si lamentano molto, perché, ci
mancherebbe, le ossa rotte sono un dolore atroce e in più l'età non
fa sconti. Però, tra un rantolo e l'altro, trovano il fiato per i
pettegolezzi più meschini: “Ma poi il dottore quello che je
metteva le corna, l'ha lasciato la mojeeee?”. Lo urlano a livelli
da lobotomia perché sono tutte sorde. Fanno anche a gara di
fratture: “Per me adè la quarta!”. “Io è 16 volte che me
ricovera!”, e non si capisce come mai i sanitari non abbiano
provveduto per tempo, una punturina e via. Tutte suonano il
campanello in continuazione, per orinare ma anche solo per rompere i
coglioni. Le infermiere, molto dolci, le prendono a padellate o
tentano di soffocarle nei pannoloni. Una vecchia credendo di
scorreggiare si è cagata addosso e le infermiere hanno cercato di
farla fuori con colpetti impercettibili ma micidiali, specie
sull'osso rotto, fingendo di pulirla. In camera di mia madre erano in
tre. Una sembrava la Camusso, ma più anziana, l'altra sempre col
piedone fuori dalle coperte. Entrambe fuori di testa. E poi mia
madre. Quella del piedone pretendeva di saltellare fino al cesso
tutta ingessata com'era, ci metteva una forza demente e se la bloccavano mordeva. “Hai visto che due vecchie stronze?”, diceva mia madre
cinica. Io la guardavo basito. “Ma va' non preoccuparti tanto non
capiscono un cazzo!”. Sempre la stessa del piedone ogni volta che la
toccavano scattava: “Porco Dio!”. A un volume da trombe di
Jerico, come fanno le vecchie quando cantano i salmi in chiesa. Si
sentiva per tutta la corsia. Stamattina entra un prete che assomiglia
ad Alfonso Signorini: “Chi vuole la comunioneee?”. “Io, io”,
fanno Camusso e mia madre”. “E a me? A me non me la dai?”,
chiede la vecchia blasfema, gelosa.
ma non era meglio quando la speranza di vita era più ridotta ?
RispondiEliminaquando si moriva verso i 60/65 in media (qualche decennio orsono...)
l'invecchiamento progressivo e costante della popolazione negli ultimi decenni, la curva demografica in calo (meno male che ci sono gli immigrati..altro che no), il debito pubblico insostenibile, la crescita economica sempre più rarefatta negli ultimi 15/20 anni, la contrazione del reddito pro capite oramai cronica, le malefatte e l'incapacità della nostra classe politica e, dulcis in fundo, la recessione/depressione tombale in cui siamo entrati sono fattori che ci faranno perdere, volenti o nolenti, buona parte del ns welfare pubblico, concentrato in pensioni e sanita e quindi di fatto a favore degli over 65....
al di là del surrealismo del reparto ortopedico...sarà sempre peggio, perchè allungare la vita è un lusso che non potremo più permetterci...
Forrest Gump
Fin che non tocca a noi
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