Lui, altro che Primarie |
Due esempi, il secondo lo metto nel pomeriggio, di doppia morale a sinistra, che in queste ore rifulge più scintillante che mai.
Escono mail e telefonate imbarazzanti su due pezzi grossi della sinistra, Bersani e Vendola, a proposito dell'Ilva, il falansterio velenoso bersagliato anche dalla sorte meteorologica, dove si vede il mondo alla rovescia: i sindacati che scioperano contro la chiusura, i lavoratori che vogliono lavorare e ce l'hanno anche coi giudici, le problematiche della salute e dell'ambiente che scivolano in secondo piano rispetto all'esigenza di un salario qui e adesso e si può capire. Come si può capire l'azione dei giudici, che non possono voltarsi oltre dall'altra parte se è vero come è vero che a Taranto si muore, che di Ilva si muore. Il solito groviglio tossico all'italiana, dove le ottime ragioni da ogni parte collidono in una tempesta di schegge drammatiche, spesso tragiche. In un simile scenario, escono le chiamate di Vendola, il nemico giurato del nucleare e dei rigassificatori, il paladino dell'ecologia, l'apostolo delle pale eoliche, che ai padroni dell'Ilva, finiti in galera o latitanti, dice “State tranquilli non mi sono defilato” e ingiunge ai suoi di distruggere un rompicoglioni che solleva problemi legati all'inquinamento. Quanto a Bersani, ha preso dai Riva circa centomila euro di finanziamenti elettorali e le mail con gli stessi padroni dell'Ilva, che gli chiedono di spendersi per tutelarli, ostentano affettuosa familiarità: “Ci conosciamo da anni...”. Fin troppo facile chiedersi che sarebbe successo, sfuggendo le stesse indiscrezioni da destra. E fin troppo facile rispondersi: la canea, il cafarnao dei giornali democratici, lo stracciarsi di vesti che intendiamoci ci vuole anche se ipocrita, strumentale. Ci vuole perché, in un paese come l'Italia, in mancanza d'altro, il controllo sociale si sviluppa così e per quanto odioso è l'unico che c'è. Ma ci vorrebbe anche da sinistra. Dove invece tutti, ma proprio tutti tacciono. Si voltano dall'altra parte. Scantonano. Come diceva il leone Svicolone: “Svicolo tutto a mancina, perfino”. Anche i lettori di questo blog.
Escono mail e telefonate imbarazzanti su due pezzi grossi della sinistra, Bersani e Vendola, a proposito dell'Ilva, il falansterio velenoso bersagliato anche dalla sorte meteorologica, dove si vede il mondo alla rovescia: i sindacati che scioperano contro la chiusura, i lavoratori che vogliono lavorare e ce l'hanno anche coi giudici, le problematiche della salute e dell'ambiente che scivolano in secondo piano rispetto all'esigenza di un salario qui e adesso e si può capire. Come si può capire l'azione dei giudici, che non possono voltarsi oltre dall'altra parte se è vero come è vero che a Taranto si muore, che di Ilva si muore. Il solito groviglio tossico all'italiana, dove le ottime ragioni da ogni parte collidono in una tempesta di schegge drammatiche, spesso tragiche. In un simile scenario, escono le chiamate di Vendola, il nemico giurato del nucleare e dei rigassificatori, il paladino dell'ecologia, l'apostolo delle pale eoliche, che ai padroni dell'Ilva, finiti in galera o latitanti, dice “State tranquilli non mi sono defilato” e ingiunge ai suoi di distruggere un rompicoglioni che solleva problemi legati all'inquinamento. Quanto a Bersani, ha preso dai Riva circa centomila euro di finanziamenti elettorali e le mail con gli stessi padroni dell'Ilva, che gli chiedono di spendersi per tutelarli, ostentano affettuosa familiarità: “Ci conosciamo da anni...”. Fin troppo facile chiedersi che sarebbe successo, sfuggendo le stesse indiscrezioni da destra. E fin troppo facile rispondersi: la canea, il cafarnao dei giornali democratici, lo stracciarsi di vesti che intendiamoci ci vuole anche se ipocrita, strumentale. Ci vuole perché, in un paese come l'Italia, in mancanza d'altro, il controllo sociale si sviluppa così e per quanto odioso è l'unico che c'è. Ma ci vorrebbe anche da sinistra. Dove invece tutti, ma proprio tutti tacciono. Si voltano dall'altra parte. Scantonano. Come diceva il leone Svicolone: “Svicolo tutto a mancina, perfino”. Anche i lettori di questo blog.
Renzi da Vespa mi è sembrato abbastanza chiaro sull'argomento.
RispondiEliminaSono solo parole?
Al