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NEL VENTRE

Hanno tutti croste e buchi in faccia

NEL VENTRE
Ogni città ha un'anima violenta
Spenta di latrati e prati rotti
Di segnali che urlano alla notte
E sbandati pallidi, cavalcano
Gli echi disturbati delle storie
Dirottate, scavate nel sangue
Ogni città ha un cuore violento
Velato di vapori silenziosi
Dai cavalcavia, le tangenziali
Che trafiggono la periferia
Coi lampioni umidi d'aloni
Che illuminano chiazze di qualcosa
Ogni città è una rosa di vetro
Attraversata da lugubri tram
Che trasportano morte affaccendata
In transito verso un'altra vita
Fatta di graffiti su detriti
Abitati da ratti su due zampe
Assuefatti a raffiche di piombo
Una dieta di budino nero
Nello slalom fino al cimitero
Dove sfilano bambole senza occhi
E gli specchi amputano menti
Sempre più a spirali discendenti
Sotterranei dedali d'angoscia
Ogni città ha un'anima violenta
Stanze di tortura nei quartieri
Teschi di bambini in mezzo ai fiori
Dei giardini mangiati dai cani
Ogni città ha un ventre violento
Violato da avvoltoi col becco rosso
Pescano da serbatoi distrutti
Strillano sui tetti a più non posso
E sotto la gente passa lenta
Rassegnata, colla testa bassa
E parla da sola e sputa al sole
Nel vomito caldo nuota e ride
Costeggiando scritte deliranti
Hanno tutti croste e buchi in faccia
Hanno un acre odore e lascia traccia
Anche dopo che sono passati
Strati di terrore dentro l'aria
Satura di grida d'ambulanze
Cariche di carne che si scontrano
Maledette come nell'inferno
Tra la ruggine e la mondezza in strada
Una pioggia schizza d'occhi e denti
E li acchiappano al volo gli ubriachi
Se li mangiano, ne fanno monili
Ogni città ha un'anima violenta

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