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I RICORDI DI DOMANI estratto 5

3 luglio 2012

... come si può vivere tutta la vita nel posto dei morti? Troppa gente vedi arrivare vestita di nero, la vedi piangere, mettere i fiori sulle tombe e poi andar via nel silenzio. Eppure loro ci stavano bene, perché, dicevano, in fondo è un lavoro come un altro. Il mestiere della morte la rendeva più normale, meno minacciosa. E bisognava vedere come curavano con amore le tombe, i fiori, i sentieri, c'era perfino qualche pianta di frutti. Ricordo quella, enorme, di prugne dolci e squisite che da bambine rubavamo. E quando nostra madre veniva a sapere che ne avevamo fatta una scorpacciata, ogni volta esclamava inorridita: “Ma con quale coraggio!”...

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