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IN RAI I SOLDI NON FINISCONO MAI

 IN RAI I SOLDI NON FINISCONO MAI
Il governo tecnobancario di Monti preleva sangue anche ai cadaveri perché non c'è più tempo, bisogna fare in fretta oppure l'Europa, diciamo meglio le banche d'Europa, i mercati se ne adontano. Allora: sacrifici per (quasi) tutti, lacrimucce e qualche risolino. Risultato dell'ondata di sobrietà: la Rai regala un milione di euro a un ex calciatore scoppiato, Vieri (630mila euro) e a un ex grande campione, Rivera (370mila euro), che forse sta tradendo alcuni suoi valori. Per cosa? Per partecipare a Ballando sotto le stelle, il mediocrissimo programma di Milly Carlucci, anche lei coperta da una pioggia d'oro. Non sono eccezioni, sono la regola aurea: la Rai spende e spande come e più di prima. Gli artistucoli, i comici, gli imbrattacarte organici li dirotta altrove, di preferenza su La7, che è un modo come un altro da parte dei partiti di mantenere le posizioni. Ma il servizio pubblico, di per sé, scialacqua come non mai, in assai poca sobrietà. Non contento, alza il canone a quota 112 euro. Come si spiega? Si spiega col fatto che l'occhiuto governo Monti non concederà, si dice, più sconti a quel vigoroso 40% che il canone lo elude. Adesso tutti siamo schermati, lastre umane per il fisco, non si scappa. Benissimo. Ma la Rai, abituata a indebitarsi in letizia, col maggiore afflusso garantito dallo Stato di polizia di Monti, trova modo di gratificarsi e gratificare i suoi raccomandati oltremisura, alla faccia della crisi. Se qualcuno non capisce il significato tecnico di eterogenesi dei fini, eccolo qua.

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