Ogni volta che m'imbarco per una nuova scorribanda penso sempre la stessa cosa. Che ritornerò diverso da come ero partito, almeno un po'. Ormai lo so. Nel mio piccolo ho tanti anni d'esperienza a nutrire questa certezza. Sono salito (o sceso) su pedane dei posti più improbabili, per le ragioni più diverse, coprendo tutta l'Italia. Da solo, con amici musicisti, con testimoni di imprese o tragedie. Si parte e sai che t'aspetta una fatica spietata, notti più bianche di un lenzuolo, interminabili sedute al volante, cibi pesanti che non puoi rifiutare, e a volte avresti un disperato bisogno di una doccia. E poi gli incontri con chi ti segue da una vita o un giorno, ti chiede cose che non sai spiegare, perchè non le sai riassumere, perché per iscritto è meglio. Ogni volta, parto per cambiare. E non è raro che, nel vortice di un evento, io mi senta l'uomo più solo sulla terra e non è lo straniamento che precede il succedere, è guardarmi intorno e vedere tutta quel...