Decalogo per
la felicità possibile, cioè molto scarsa ma meglio di niente.
Non
sposatevi. Non ne vale la pena Se proprio
dovete sposarvi, casa grande, così evitate di starvi sempre addosso
come terzini. Ogni tanto,
tradite e fatevi tradire. Sempre no, ogni tanto sì: è natura, è
saggezza e poi serve a ritrovare armonia residua, per potersi con
dolcezza perdonare come diceva il poeta; altrimenti si vive di
rancore, come il rapper di scorta di Silvestri. Non
riducetevi a fare i badanti dei vostri genitori: appena perdono
colpi: ospizio, casa di riposo, quel cazzo che volete ma non
provatevi voi, perché non reggerete e non ne vale la pena: non è
egoismo, è senso di responsabilità, voi dovete voi stessi a voi
stessi e al contesto in cui agite: se girate come zombi, mangiati
vivi dai vostri vecchi, non servite né a loro né a voi né a
nessuno.
Mettete
sempre voi stessi prima di tutto e al centro di tutto: non c'è altra
soluzione, consumarsi per gli altri è demenziale, nessuno lo merita
e …