Mentre in America le nozze omosessuali sono una realtà, e cominciano immediatamente, dopo che la Corte Suprema ha abrogato l'anacronismo fobico del Doma, in Russia Putin impone una legge proibitiva per i gay. Il mondo non è un bel posto sotto nessun cielo, ma non è neppure brutto allo stesso modo e qui ci corre proprio la differenza, ancora incolmabile, tra un Paese schiacciato dall'ideologia e un altro che è sempre stato più pragmatico che ideologico, e che, pur tra ipocrisie, squilibri, resistenze inevitabili in un subcontinente da 300 milioni di persone frammentate in innumerevoli etnie, ha sempre saputo, alla fine, far prevalere l'uomo. Nella Russia che non riesce a liberarsi dal suo retaggio comunista, l'uomo, specie se omosessuale, resta il manichino da schiacciare che è stato per l'intero Novecento, un secolo nel quale, in America, le cosiddette minoranze hanno saputo conquistare dignità e spazio: con fatica, spesso con l'orgoglio della disperazione;...