Tra poco
è il mio compleanno ed io mi faccio un regalo: questo libro, che
solo per convenzione è un saggio: lo considero una narrazione, il
racconto di una storia meravigliosa e tragica, scritto con tutta la
passione che avevo. Passione in tutti i sensi: qui c'è anche un po'
di vita mia, così come, sospetto, di quella di chi lo leggerà. Un
libro maturato in oltre 40 anni, scritto in pochi giorni, definito e
rifinito in due anni. Avevo visto tutto, letto tutto, dovevo solo
tracciare i confini. Questo lavoro, corposo e libero d'inoltrarsi nei
suoi tracciati non ortodossi, dallo sport alla musica, dalla politica
alla società americana, dalla religione alla comunità nera, dalla
letteratura al giornalismo, dall'arte alla storia contemporanea, a
comporre il ritratto cubista di un personaggio eccedente e
irripetibile in ogni senso, non poteva che uscire autoprodotto: non ci sono figure, non c'è abbastanza gossip, non sfumature di grigio. Lo
considero un impegno: io non prendo in giro chi mi legge. Qui dentro,
ogni pagina è necessaria per me, non c'è una riga da scartare. Non
una parola a caso. Se dovessi crepare oggi, nell'urna gettate solo
una chiavetta con tutto quello che ho scritto e questo libro
mettetelo in cima.
Commenti
Posta un commento