Allarmi. Per le agende
rosse che non ci sono e che forse non ci saranno mai ma fanno comodo
a chi le agita e si agita. Per le simpatiche relazioni pericolose tra
un ex pm e un eterno pataccaro. Per i folli secondo i quali la vera
vittima è il carnefice (e loro non sono così folli). Per l'abisso
dove affoga una generazione che a 40 anni prende la paghetta. Per chi
se la cava giudicando invariabilmente il crimine una follia. Per una
musica di merda, davvero di merda, e indovina chi lo dice? Per le
vecchie Lolite che, scagliate nell'agone del loro Pigmalione, si
scagliano contro i Pigmalioni e le Lolite di oggi. Per certi funerali-comizio, per l'ideologia mascherata da commozione. Per chi ha pagato (tutti noi) per
distruggere qualcosa che non c'era, pur di non averla, e che, ad
averla, si sarebbe pagato meno (tutti noi, per tutto). Per i
presuntuosi che si sentono semidei, ma più dei a tutto tondo, solo
per quattro canzoni del cazzo. Per le giovani risorse che scannano e
si scannano ed hanno sempre ragione. Per le occasioni a metà, le
celebrazioni castrate, come se ci si vergognasse di una flottiglia
che non sparerà mai un colpo, perchè non è creata per quello ma
per ricordare al mondo che l'Italia è capace anche di volare nel
cielo.
Col gelo o il caldo
torrido, il Faro non vi abbandona. Sempre più attento, sempre più
colorato, sempre più curato. Sempre più Faro.
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