Noia. Indifferenza. Un pizzico di disprezzo. Non c'è tensione, non c'è emozione, nessun dolore. Del resto, come dice la moglie del Perozzi: “Si piange quando muore qualcuno, ma oggi non è morto nessuno”. Il Mucchio non era nessuno. Da un pezzo, e a me la sua dipartita lascia così freddo, come un dannato ghiacciolo; mi accorgo che succede lo stesso ad altri che ne hanno scritto in queste ore: Eddy, Federico: quante volte ci abbiamo scherzato su, in questi anni, anche in questi ultimi giorni, aspettando pazienti il nostro giorno. Adesso che è successo, non proviamo niente. Proprio niente. Come fossimo saturi di ricordi, di delusioni, di squallore. Un'altro sentimento, mi accorgo, ci accomuna: la sensazione che quel giornale, al quale demmo tanto, che ci prese tanto, era finito nel momento stesso in cui ne eravamo usciti. A me successe prima di tutti, addirittura sette anni fa: le cicatrici sono qui, posso vederle, mi hanno reso un uomo diverso. Allora perché ne sto parl...