Scocca il tempo a Natale, hai visto che luci spente, hai visto, l'anno scorso quel negozio non c'era, quello non c'è già più e mi gridava la schiena, quanti Natali addosso, il doppio di quanti avrò, il peso di questa vita che la spendi a buttarla, a sopravviverle stenti, dalle vetrine chiamano posti atroci, beffardi, più lontani a Natale. Ogni Natale. Tagli. Sono miraggi i giorni, cicatrici e rottami, te ne accorgi a Natale, ogni volta è qualcosa che non puoi più aspettare, ogni anno ingrigisce i riscatti mai avuti, un orgoglio archiviato, ti deprivi e ti eviri, disimpari a sognare. David Bowie era saggio, lancinato dal tempo che ti striscia, ti mangia, alla mia età s'è accorto che contava le assenze, lapidi da sfiorare. Ci ha fatto un disco e dopo, dopo un po' s'è ammalato. Più lui mi sento vicino che Il libro contro la Morte, ah, Canetti, che cerchi, che ti resta da dire, tutti quegli aforismi, così vani, pesanti. Ma io so che il tempo è un vuoto, qualcos...