Vorrei ti sentissero dieci milioni di persone, per emozionarsi come ho fatto io. Vorrei ti sentissero anche una sera sola, e poi non ti lasciano più. Con 'O Diavolo , Francesco di Bella segna la poesia come può segnarla solo un napoletano: quella musica di sole lì, quel sole e quelle oscurità, quella lingua irripetibile, che pare fatta per cantare e per urlare. Per la poesia. Sfilano stelle nere, carcerati incatenati, cuori palpitanti, “perché solo l'amore ci salva”. L'amore in tutte le declinazioni, ma l'amore: sempre lui. Così è l'artista, che ci mette una vita per crescere e non smette mai; che arriva alla serenità dolente, ma paga di dire quello che brucia, che urge, che non può più essere taciuto e lo fa con una parola, l'amore, che è una dimensione e dentro conserva tutto: il linguaggio è quello di una poesia personalissima, partenopea, solare anche nel dolore, nella consapevolezza che tutto si perde. Non contano, qua, i richiami al dub, ai Novanta, ...