Qualche
sintetica (e infastidita) riflessione dopo essere stato aggredito dal
telegiornale della sera. 1) Come mai nessuno ha ancora detto la cosa
più evidente e cioè che i gilet gialli non se ne andranno prima di
avere spedito Macron a Sant'Elena? Una “rivoluzione” che, da noi,
avrebbe avuto senso ai tempi di quel vampiro di Monti e di quella
jena piangens della Fornero. Ovviamente, non se n'è fatto niente. 2)
Massima comprensione per i martoriati del ponte Morandi, ma sbaglio o
la pretesa di salvaguardia si sta dilatando, a cerchi concentrici e a colpi di slogan con pentolame assortito, dalla zona Rossa ai confini della
zona Rossa, ai quartieri limitrofi alla zona Rossa, ai quartieri
contigui ai quartieri limitrofi alla zona Rossa? È caduto un ponte,
o l'intera Genova? 3) Il compagno Pedro Iglesias, leader “con il
corpo e con la mente” di Podemos, lascia pro tempore la guida del
movimento alla compagna-compagna Irene per sopraggiunta paternità. Adelante, Pedro, il mondo l'ha appreso – al confronto di questa impegnata e
solidale coppia social, i frivoli ed esibizionisti Ferragnez
scompaiono – e tutti ci sentiamo meglio; ma, con tutti i soldi che
ricevono da alcune illuminate tirannidi dell'America Latina, non
potevano fare davvero una cosa solidale e cioè assumere una tata,
una badante, una colf, preferibilmente del terzo mondo? O i migranti,
come sempre, stanno bene nel giardino degli altri? 4) Femministe (bianconere) per Ronaldo. Per questa sera è tutto, signore e signori buonanotte.
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