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Qualcosa finisce qui |
LE
PIOGGE
Ecco
le felpe. Le cerate e i k-way. Ecco le pozzanghere, che
impiastricciano i piedi. E il corpo finalmente respira. Ecco le
piogge, come ogni fine agosto, ma quest'anno si son fatte sospirare davvero: perfino uno come me non vedeva l'ora che arrivassero, il
fisico non ne poteva più di sudare, di ansimare, di non respirare.
Di non dormire. Ecco il cielo pieno di colossali spruzzi di metallo,
e squarci di un azzurro beffardo, sembrano coltellate di Fontana. Un bagno, stamane, ma il mare che
già sembrava aver cambiato carattere. E poi presto il sole si
copre e a folate la gente fugge via dalla spiaggia. Le piogge. Dicono
che non durano, che è solo una pausa e tornerà il caldo feroce. È
probabile, un anno fa restò torrido per tutto settembre e l'autunno
fu lento, dolce, declinante (ma poi ci aspettava la peggiore nevicata
in un secolo). L'estate non è ancora finita, dicono, dopo averne
decretato lo spirare appena ieri. No, l'estate non è finita, ma
qualcosa è finito oggi, quando ho visto per la prima volta dopo mesi
ragazzine stringersi nelle felpe, rabbrividire ridendo.
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