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LA PAROLA PIU' UGUALE


Attenti a dire, a scrivere che Napoli è sporca, maltenuta, perché, state per leggere bene, vi querela il sindaco De Magistris, e ho detto tutto, e a dargli manforte arriva Erri de Luca, e ho detto pure di più. Su De Magistris possiamo tranquillamente rinviare a un recente libro che ne mette in fila le gesta, “De Magistris, il pubblico mistero”, su Erri, ironicamente, ogni parola sarebbe sprecata. Il reduce dal processo per la libertà di parola sostiene chi soffoca la parola altrui. Il martire delle “parole che non si processano” auspica i processi alle intenzioni e alle parole che si limitano a vedere quello che c'è. E qui non si parla di Tav, sabotaggi, atti di criminalità, non si parla in effetti neppure di Napoli, ma di alcuni partenopei irresistibili, i Giggini e gli Erri appunto, verso i quali davvero ogni parola è inutile, impotente, sprecata. 

Si può predicare lo scassamento di opere, attività, sbirri, oppositori, si può esaltare la lotta armata, difendendone i presupposti e negandone le dinamiche, si può ironizzare sugli anni di piombo “pieni di idraulici” ma non si possono dire, scrivere cose che non piacciono alle vestali, per autonomina, della libera informazione e constatazione: allora scatta il riflesso inquisitorio, la lingua inchiodata al portale, la morte di ogni obiezione. Da martire a carnefice il passo può essere breve, soprattutto quando il martirio non esisteva, esisteva il pretesto inzuppato in una ideologia stupida, pelosa, decrepita mascherata da garantismo, da solidarietà sui principi. Invece era solidarietà a prescindere, unilaterale e a questo punto per le incoerenze, chiamiamole così, dell'Erri di turno non ha tanto colpa l'Erri ipse quanto chi andava in giro impettito con addosso la sua maglietta, un mix tra Madre Teresa e Che Guevara, per usare le parole organiche dell'intellettuale Jovanotti. 

Tutti costoro, e non erano pochi, a questo punto si facessero un rapido esame di coscienza, chiedendosi se ne valeva la pena e se erano davvero genuine le loro ragioni. Già che ci sono, si chiedessero pure come mai oggi non stanno contro Erri che nega il diritto di stare con chi si esprime, ovvero non stanno con quelli che commettono “reato d'opinione” descrivendo, in modo più o meno condivisibile, ma a questo punto non è questo il punto, la situazione di una città. Non è necessario rispondersi, basterebbero queste poche domandine facili facili, considerando che la vergogna è come il coraggio di don Abbondio, se uno non ce l'ha non se lo può dare.

Commenti

  1. E del Guccini che sui fatti di ieri a Bologna dice _non posso dir altro che ora e sempre resistenza- ?

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    1. Se di questo pallone sgonfiato che deve tutto a Caterina Caselli non ho mai avuto un disco per casa, ci sarà un perché

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    1. Resistenza a chi promuove valori antitetici a quelli sanciti dalla nostra Costituzione che, casomai lo si fosse dimenticato, è nata dopo un conflitto mondiale, una dittatura e una guerra partigiana che sono costati milioni di morti. A me però incuriosisce il fatto musicale e lo sprezzo con cui Del Papa liquida Guccini ( ma so, seguendolo un po', che lo stesso direbbe di De Andrè o De Gregori. Insomma di tutti quelli che un tempo si definivano i cantautori di sinistra . Si vede che gli piacciono quelli di destra ). Cito, a caso, Amerigo, Il vecchio e il bambino, Cirano, Autogrill, Dio è morto, e gli chiedo, davvero senza polemica alcuna: sono canzoni brutte ?
      Marco

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    2. Ah, già, è vero, la Sacra Costituzione Antifascccista nata sulla Resistenza, Bella Ciao e Bella lì. Me ne dimentico sempre.

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  3. Perché, i sacri valori sanciti dalla nostra costituzione si sarebbero trovati in pericolo domenica scorsa? E quale delle due fazioni li minacciava? I fascisti Berlusconi,Salvini e Meloni o "Quei bravi ragazzi"che vanno in giro con spranghe e bombe per proteggere la (loro)libertà di sfasciare e menare chi politicamente diverso da loro ? Guccini lo sà benissimo che questi non mettono fiori nei cannoni di nessuno e usano metodi da squadristi ,o da squadracce( Guarreschi) ,visto che sono rossi.
    Perché il fascismo ha tutti i colori dell'arcobaleno.

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  4. La solfa della Costituzione antifascista è insopportabile.

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  5. Guccini e De Gregori è un accostamento poco azzeccato........Guccini ha bisogno della solfa anni sessanta per essere ascoltato.........De Gregori compone e canta........infatti gli ruppero i coglioni perchè non era abbastanza resistente........

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    1. De Gregori è un altro che ha fatto il pesce in barile per tutta la carriera: adesso va a X Factor.

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    2. Manca il giudizio su De Andrè, che aspettiamo ansiosi.

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    3. Sei rimasto indietro, compagno, l'avrò scritto già 50 volte. Non ti piacerebbe, comunque, immagino tu sia fermo alla soggezione da scuola dell'obbligo (di adorare Faber, Gaber...)

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