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QUELLO CHE MANCA



Oggi avresti compiuto 82 anni. Invece è una vita che te ne sei andato, ti sei fermato a 70, non ce l'hai fatta a diventare vecchio. Del resto sapevamo tutti sarebbe finita così, no? A perdere i tuoi pezzi su un letto che perdeva pezzi. Povero come quando eri nato, dopo una vita in cui pure arrivasti ad essere qualcuno a Milano. Tanti difetti ma anche tanta generosità. Tanta forza. Ed io sempre più mi sento come uno sperduto in un deserto di solitudine, mi pare di non farcela, di non riuscire ad orientarmi in questa vita. Mi sento ingabbiato, certo da me stesso, e non ho più voglia di aspettare chissà cosa, di capire chi diavolo sono io. Mi pare che niente mi appartenga, e so di certo che di niente m'importa. Ieri ho scritto quattro, cinque articoli, sono intervenuto in una radio, ho fatto insomma quelle cose che ti piaceva sapere di me. E non me ne frega niente. Tante cose mi mancano, una è non avere potuto vederti invecchiare. L'ultimo rantolo, l'ultima pulsazione del tuo polso nella mia mano non mi abbandona. Ho la nausea di tutto, tu invece non eri mai stanco di vita.

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